Gli stessi sospetti sorsero a proposito del ritrovamento del cadavere, avvenuto il 16 agosto, in una fitta boscaglia a 150 metri di distanza dalla via Flaminia, da parte dello stesso brigadiere Caratelli, messosi alla ricerca del cadavere nella convinzione, espressa nella successiva testimonianza, che il corpo di Matteotti non potesse essere lontano dal luogo del ritrovamento della giacca. Il cadavere fu trovato, in pessime condizioni, in una buca poco profonda, coperta da uno strato di foglie e di terriccio, con accanto una lima che, secondo le successive testimonianze, era stato l’unico strumento disponibile per scavare la buca.
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