Un apposito ministero, affidato a Bondi, si era messo a studiare il nuovo cerimoniale della Repubblica, soprattutto per studiare le doverose forme di omaggio al Grande Silvio. Il Grande Silvio che oramai parlava pochissimo con i suoi collaboratori diretti, che dovevano capirlo ad una sola occhiata, aveva mandato un bigliettino a Bondi nel quale c’era scritto: “libertà di pensiero, rispetto e spregiudicatezza”. Bondi quando aveva letto questo bigliettino si era commosso e aveva giurato di essere fedele alle direttive del Grande Silvio.
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