Non è il Titanic che si va a schiantare contro l’iceberg, no, è il grande transatlantico del Festival con cantanti e orchestra che, mentre celebra sé stesso, senza accorgersene, entra in un’altra dimensione che riguarda sia il modo di consumare, sia le strategie in base a cui quel consumo viene promosso e organizzato, sia il tempo-spazio in cui viene accolto.
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