Nell’ambito di questo quadro epocale, Del Noce ragiona sulla situazione italiana, annunciando l’approssimarsi di un «movimento» (destinato a diventare «istituzione») pronto a trasformarsi in «partito radicale di massa», mondialista e individualista, liberista e libertino. Il futuro «partito radicale di massa», sostiene anzitempo, scaturirà dall’alleanza tra il postcomunismo con la borghesia laica e il cattolicesimo progressista.
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