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4. 1976, anno uno del sistema misto prima ancora della svolta politica nel Paese

Un anno di grandi cambiamenti per la Rai, l’emittenza privata e il sistema politico

In questo quarto pezzo Somalvico ripercorre i primi mesi del 1976 in cui appare evidente come il nuovo clima emerso dopo la legge di riforma della Rai nonostante misure tendenti a garantire la salvaguardia del regime di monopolio crea i presupposti non solo per l’avvio della lottizzazione in seno alla Rai che – scrive Somalvico – si realizza sotto il segno della professionalità e del rispetto del pluralismo, ma per la nascita de facto di un sistema radiotelevisivo misto anche al di fuori dell’ambito locale. Prova ne siano da un lato i  primi progetti di legge e iniziative per regolamentare l’emittenza radiotelevisiva privata locale senza operare distinzione fra trasmissioni via cavo e su reti terrestri, dall’altro le piccole e grandi manovre che caratterizzano il nascente settore delle radio e televisioni private ma non solo, coinvolgendo sempre più da vicino il mondo delle grandi aziende, quello dell’editoria e della carta stampata e soprattutto quello dei cosiddetti ripetitoristi, e in particolare in Garfagnana i fratelli Marcucci che attraverso la propria rete di trasmettitori in nove regioni italiane garantiranno non solo la ripetizione di emittenti estere, ampliando nella fattispecie la copertura nazionale di Tele-MonteCarlo sino a Roma, ma trasformano de facto l’emittente locale di Lucca  TVS Telexpress nella prima rete televisiva privata nazionale realizzando nel mese di marzo la prima diretta televisiva su scala nazionale realizzata da un privato in Italia per trasmettere il Rally del Ciocco. 


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