L’UOMO CHE LEGGE: VALORI COMUNI

CONSIGLI DI LETTURA DAL DIRETTORE

Sebastiano Maffettone si è dato un compito certamente molto impegnativo anche se, più volte e da parte di più autori, questo compito è stato svolto dando buoni risultati ed è questo il caso di “valori comuni” nuovamente in libreria. Sono trascorsi più di 35 anni dalla sua prima edizione. Il compito del filosofo è quello della elaborazione di una teoria e di coniugare questa con le questioni pubbliche. Non è un obiettivo nuovo, avverte l’autore, ma essa si colloca nell’alveo del discorso filosofico, di quella filosofia che ha il pregio di essere rigorosa e flessibile e quindi di adattarsi bene alla intricata materia dei processi sociali.

Ma l’interesse che ha questo libro per il lettore di oggi è che esso consente un riesame e forse una nuova valutazione di quel processo culturale e sociale che ha caratterizzato la fase di passaggio dell’Italia dalla ricostruzione e dello sviluppo degli anni cinquanta e sessanta agli anni 80, che ha visto, con il tramonto delle grandi ideologie, affermarsi un trionfante individualismo.

Scrive Maffettone: “Scopriamo così l’altra faccia della luna. Il mondo sociale ha bisogno per tenersi in piedi di solidarietà e vincoli fraterni. Istituzioni eque e efficienti presuppongono coscienze individuali leali, impegnate. Consapevoli dei bisogni altrui. i nostri maestri di vita liberali ci hanno insegnato che questi sentimenti se diventano pubblici sono pericolosi, e perciò vanno vissuti nel privato con ritegno e magari rassegnazione. Se ne sono così impadroniti movimenti religiosi e sette esoteriche, non a caso particolarmente fertili negli Stati Uniti, il paese dove l’individualismo di cui si diceva ha raggiunto i più alti fasti. Ma, io credo, la solidarietà è una cosa troppo seria per lasciarla ai movimenti integralisti e underground. Mi sembra un compito filosofico e irrinunciabile degli anni a venire quello di espropriare i gruppi integralisti e illiberali dal controllo dei valori ultimi. Proprio per questo, il libro che avete tra le mani si chiama “valori comuni”.

Il fiume della politica è sempre scorso nel letto dell’etica, ma se aspiriamo a una seria riforma delle istituzioni, e non a una operazione di facciata, bisogna più che mai oggi recuperare quest’unità complessa e tuttavia fondamentale. Per queste ragioni, la filosofia politica, quale indagine sistematica sul rapporto tra individui e istituzioni diviene etica pubblica, come Maffettone l’ha battezzata. All’autore interessa, infatti, proprio la moralità di base delle istituzioni più importanti, il cui il ritmo scandisce i tempi dell’agire collettivo. Valori comuni è dunque un imperdibile libro filosofico sulla moralità delle istituzioni.

Sebastiano Maffettone è un filosofo. Professore di filosofia politica insegna da molti anni presso l’Università Luiss di Roma dove ora dirige Ethos, osservatorio di etica pubblica. E’ stato visiting in alcune delle più prestigiose università del mondo ed è autore di numerosi libri scientifici. E’ stato il primo presidente della società italiana di filosofia politica, direttore del dipartimento e preside di Scienze Politiche Luiss, fondatore del Phd in politics di questa università.


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