I primi due giorni della Convention repubblicana a Milwaukee
Quindici/A Hermes Storie di geopolitica – Mondo
Giampiero Gramaglia
Giornalista,
co-fondatore di Democrazia futura, già corrispondente a Washington e a Bruxelles
Parafrasando Sergio Endrigo, Gramaglia intitola “La Tregua appena cominciata è già finita”, l’analisi dedicata ai primi due giorni di Convention del Partito Repubblicano. Nell’articolo scritto il 16 luglio dedicato alla prima giornata, “Trump sceglie James David Vance come suo vice Presidente”, l’ex direttore dell’Ansaosserva: “La scelta di Vance si presta a qualche dubbio: il senatore incide sullo stesso elettorato di Trump e non porta in dote uno Stato in bilico perché viene dall’Ohio, da tempo solidamente repubblicano. Ma la scelta potrebbe preludere a un cambiamento di tono da parte di Trump, che, d’ora in poi, potrebbe ‘abbassare il volume’ e cercare di parlare più ai moderati e agli indipendenti, mentre Vance continuerebbe a curarne la base fondamentalista ed estremista.
Un accenno di questo c’è già stato subito dopo l’attentato, quando Trump ha parlato della necessità di riunire l’America verso Usa 2024, mentre Vance puntava il dito contro “la retorica incendiaria” dei democratici e di Biden”. Nell’articolo successivo del 17 luglio dedicato alla seconda giornata, Gramaglia sottolinea il rapidissimo cambiamento di toni con il “ritorno al confronto” – questo il titolo del commento – gacon “L’invito a unire il partito dietro a Trump e dietro a una linea trumpiana oltranzista” come recita l’occhiello.
18 luglio 2024
1. Trump sceglie James David Vance come suo vice Presidente[1]
La Convention repubblicana s’è aperta il 15 luglio in serata a Milwaukee, nel Wisconsin: 48 ore dopo l’attentato – fallito – a Donald Trump, che ha fatto un ingresso trionfale, con l’orecchio destro ferito bendato e il pugno levato, nel gesto reso iconico dalle immagini di sabato da Butler in Pennsylvania, mentre delegati e sostenitori scandivano ‘Fight!’.
Poco prima, l’ex presidente aveva annunciato che il suo vice sarà il senatore dell’Ohio James David Vance e aveva ricevuto la nomination formale a candidato repubblicano alla Casa Bianca. I delegati hanno pure approvato la piattaforma programmatica del partito per Usa 2024. La Convention di Milwakee si svolge tra misure di sicurezza rafforzate, dopo l’attentato di sabato 13 luglio contro il Tycoon.
Il presidente Joe Biden, parlando all’Unione dallo Studio Ovale, chiede di abbassare la temperatura della campagna. Trump definisce “molto gentile” la telefonata fattagli da Biden dopo l’attentato. Resta da vedere se il cambio di tono reggerà durante la Convention e alla ripresa della campagna, da parte del presidente.
ATLANTA, GEORGIA – JUNE 27: U.S. Sen. JD Vance (R-OH) speaks to reporters in the spin room following the CNN Presidential Debate between U.S. President Joe Biden and Republican presidential candidate, former U.S. President Donald Trump at the McCamish Pavilion on the Georgia Institute of Technology campus on June 27, 2024 in Atlanta, Georgia. President Biden and former President Trump are faced off in the first presidential debate of the 2024 campaign. (Photo by Andrew Harnik/Getty Images)
Sempre il 15 luglio, la giudice della Florida ‘amica’ di Trump, Aileen Cannon, da lui nominata, ha azzerato il procedimento giudiziario per i documenti riservati custoditi a centinaia nella dimora del magnate a Trump-a-lago, dove non avrebbero mai dovuto arrivare e dove lui aveva negato che fossero. Cannon giudica “incostituzionale” la nomina di un procuratore speciale per condurre l’indagine, dando un’interpretazione estensiva della sentenza della Corte Suprema sull’immunità presidenziale. La procura ha già annunciato ricorso contro la decisione.
L’amore per le armi
Vignetta di Gianfranco Uber
Cosa abbia scatenato la pazza idea di far fuori Trump nella testa del giovane attentatore della Pennsylvania è difficile saperlo anche se sicuramente il clima arroventato della campagna elettorale ha influito parecchio.
Una cosa certa e preoccupante è quanto, ancora oggi negli attuali Stati Uniti d’America, l’amore per le armi, il diritto costituzionale di possederle e la voglia di regolare con le stesse i conti con gli avversari, le vecchie regole del Far West siano lente a morire.
Intanto, l’Fbi continua a indagare sul movente dell’attentatore di Butler, che non è ancora chiaro, mentre il comportamento del Secret Service è sotto esame, sia da parte dell’Amministrazione che del Congresso: si indaga sull’apparato di sicurezza e sui ritardi nel reagire alla segnalazione che c’era una persona armata su un tetto non lontano dal palco dove Trump parlava. È’ stato calcolato che siano passati 86 secondi tra il primo allarme giunto alle forze dell’ordine e il primo sparo.
Chi è James David Vance, erede per Trump, clone del magnate secondo Biden
La scelta come vice del senatore Vance, autore di un’opera di successo, ‘Hillbilly elegy’, trasposta al cinema con il titolo italiano ‘Elegia americana’, suscita echi diversi: Trump sembra indicarlo come suo erede politico, nonostante, otto anni or sono, Vance fosse aspramente critico verso di lui (ma da tempo ne è divenuto un fedele scudiero); il presidente Biden, in un’intervista, lo definisce “un clone” del magnate.
Vance, che raggiunse notorietà nazionale con il suo lavoro auto-biografico, diventerebbe, se eletto, uno dei vice-presidenti più giovani nella storia dell’Unione.
Che la scelta fosse caduta su Vance era parso ovvio già nella mattinata del 16 luglio, quando gli altri ‘finalisti’ usciti da una rosa di candidati molto vasta e diversa, uomini e donne, bianchi e neri e asiatici, ridottasi però a tre nomi, tutti uomini e bianchi, erano stati informati di non essere stati prescelti: il senatore della Florida Marco Rubio e il governatore del North Dakota Doug Burgum.
Un gioco delle parti? Il cambio di tono della campagna di Trump
La scelta di Vance si presta a qualche dubbio: il senatore incide sullo stesso elettorato di Trump e non porta in dote uno Stato in bilico perché viene dall’Ohio, da tempo solidamente repubblicano. Ma la scelta potrebbe preludere a un cambiamento di tono da parte di Trump, che, d’ora in poi, potrebbe ‘abbassare il volume’ e cercare di parlare più ai moderati e agli indipendenti, mentre Vance continuerebbe a curarne la base fondamentalista ed estremista.
Un accenno di questo c’è già stato subito dopo l’attentato, quando Trump ha parlato della necessità di riunire l’America verso Usa 2024, mentre Vance puntava il dito contro “la retorica incendiaria” dei democratici e di Biden.
Fra le frasi iconiche del vice Trump,
“l’America è una patria, non solo un’idea; e l’immigrazione ce la sporca”.
La stampa liberal lo definisce “un ideologo ambizioso e telegenico, che ama comparire” e che è capace d’infondere energia ai donatori.
La controversa decisione della giudice Cannon
In Florida, la decisione della giudice Cannon è giunta improvvisa, ma non totalmente sorprendente: fin dall’inizio, Cannon, nominata da Trump poco prima della fine del suo mandato, e relativamente inesperta, s’era dimostrata riluttante a portare avanti il processo, dando spazio a tutte le istanze dilatorie e pretestuose della difesa, anche le più improbabili, e confutando tutte le tesi dell’accusa, con argomentazioni che avevano spesso stupito o scandalizzato i giuristi più esperti.
Milwaukee, Wisconsin – July 15: Former president Donald Trump makes an appearance at Fiserv Forum on Sunday, July 15, 2024, on the first day of the Republican National Convention in downtown Milwaukee, Wis. Former President Donald Trump is set to be named the Republican presidential nominee during the convention after he was injured by a bullet in an assassination attempt on July 13 during a campaign rally in Butler, Pa. (Photo by Jabin Botsford/The Washington Post)
Adesso, la giudice ha preso spunto dalla sentenza sull’immunità presidenziale della Corte Suprema per annullare il procedimento, giudicando “incostituzionale” la nomina di un procuratore speciale. Su queste basi, non ci sarebbe mai stata l’inchiesta Watergate – e Richard Nixon sarebbe rimasto alla Casa Bianca – e neppure l’impeachment a Bill Clinton per l’‘affaire Monica Lewinski’. C’è chi parla di “uno schiaffo in faccia” alla giurisprudenza statunitense.
Il procuratore speciale Jack Smith ha già manifestato l’intenzione di fare appello, ma i tempi vanno ormai oltre il 5 novembre e, in caso di rielezione, Trump potrebbe ordinare la chiusura del dossier e, in ultima istanza, concedersi la grazia, così da evitare ogni successivo ritorno di fiamma dell’inchiesta giudiziaria e farla franca dai reati ascrittigli e commessi, che vanno dalla sottrazione dei documenti all’ostruzione della giustizia, negando di averli e, poi, rifiutandosi di restituirli.
Del resto, il commento di Trump è stato chiaro:
“Tutti i casi contro di me dovrebbero essere archiviati”.
Le indagini sull’attentato
La figura e il movente di Thomas Matthew Crooks, 20 anni, l’attentatore di Butler, restano elusivi per gli inquirenti. Si conferma che il giovane ha usato un fucile acquistato 11 anni or sono dal padre e si apprende che aveva acquistato 50 caricatori in un’armeria locale sabato 13 luglio in mattinata, poche ore prima dì entrare in azione. Perché, però, l’abbia fatto non è tuttora chiaro.
2. Convention repubblicana: ritorno al confronto[2]
Sembra una canzone di Sergio Endrigo, “la tregua appena cominciata è già finita”: 72 ore dopo l‘attentato a Trump a Butler in Pennsylvania, i ‘trumpiani’ tornano ai loro consueti toni divisori, nella seconda giornata della Convention repubblicana a Milwaukee nel Wisconsin.
La giornata è turbata da un evento drammatico: la polizia uccide, fuori dalla Convention, un uomo che, armato di un coltello, appariva aggressivo; era – si capirà poi – un alterco fra homeless, senza risvolti politici, ma gli spari contro il magnate hanno creato un clima di estrema tensione.
L’episodio, però, conferma, nel racconto degli inviati dei maggiori media statunitensi, che Milwaukee, città in bilico di uno Stato in bilico, vive la convention come “un ospite indesiderato”, che le porta sì migliaia di visitatori altrimenti insperati, ma anche disagi e un giro di vite alla sicurezza, soprattutto dopo l’episodio di Butler in Pennsylvania. Nei discorsi del giorno di apertura, gli oratori succedutisi, fra cui gli ex rivali del candidato repubblicano, come Nikki Haley e Ron DeSantis e, nel 2016, Marco Rubio, hanno attaccato i democratici e il presidente Joe Biden, rendendo evidente che l’obiettivo della Convention verso Usa 2024 è di unire il partito dietro Trump e dietro una linea ‘trumpiana’ oltranzista evidenziata dalla scelta come vice del giovane – 39 anni – senatore dell’Ohio James David Vance, che è un campione di isolazionismo e si oppone agli aiuti all’Ucraina.
L’ex presidente Donald Trump, con il candidato repubblicano alla vicepresidenza James David. Vance al Fiserv Forum martedì 16 luglio 2024, il secondo giorno della Convention nazionale repubblicana nel centro di Milwaukee, Wisconsin.
Marca male per l’Europa e per l’Ucraina. Malissimo, secondo Politico[3], che, commentando la scelta di Vance come vice di Trump nel ticket repubblicano, titola:
“Vance vice Trump si legge disastro per l’Europa e per l’Ucraina”.
A conferma, il Washington Post rileva “la dichiarata ammirazione” del senatore Vance per il premier ungherese Viktor Orban, che, reduce dal periplo Kiev – Mosca – Pechino – Washington – Mar-a-lago, avverte i partner europei verso Usa 2024:
“Trump sta tornando, l’Unione europea deve cambiare strategia sull’Ucraina”.
Le indagini sull’attentato a Trump
Dalle indagini sull’attentato a Trump, continua a non emergere il movente del giovane sparatore, Thomas Matthews Crooks, 20 anni, la cui vista sarebbe stata in un primo tempo ostruita ai cecchini del Secret Service che lo hanno poi abbattuto. Lo riferisce il Washington Post, che ha condotto uno studio basato su decine di video e di foto. A corroborare un’indiscrezione dell’Associates Press, viene ora confermato che agenti di sicurezza erano dentro l’edificio sul cui tetto si trovava Crooks, quando gli spari sono cominciati. Si è intanto appreso che l’Amministrazione Biden aveva di recente appreso di minacce iraniane contro il candidato repubblicano, che ne era stato informato. Le informazioni erano antecedenti l’attentato di Butler e non ci sarebbero collegamenti tra quelle notizie e gli spari del 13 luglio. Teheran nega di avere promosso azioni ostili contro Trump.
Corte Suprema, Biden favorevole a importanti i cambiamenti
Il presidente Joe Biden intende appoggiare proposte di modifica delle regole della Corte Suprema, fra cui l’introdurre limiti di età per i giudici, che attualmente sono nominati a vita e varare un codice etico vincolante. Le iniziative, cui Biden ha a lungo resistito, nascono dal furore democratico per recenti episodi: sentenze della Corte Suprema adottate su basi più politiche che giuridiche, con i giudici conservatori – sei, attualmente, tre dei quali designati da Trump – contro i giudici progressisti – tre -; e comportamenti eticamente discutibili come quelli dei giudici Clarence Thomas e Samuel Alito, che non hanno però dato adito a nessuna misura sanzionatoria.
Su questo tema, le versioni dell’Associated Press e della Cnn:
Secondo l’Associated Press
Biden sta valutando proposte sui limiti dei mandati della Corte Suprema e sul codice etico – dicono fonti di AP – Il presidente Joe Biden sta prendendo seriamente in considerazione proposte per stabilire limiti di mandato per i giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti e un codice etico che sarebbe applicabile per legge tra le crescenti preoccupazioni che i giudici non siano ritenuti responsabili, secondo tre persone informate sui piani.
Perché questo è importante:
- Segnerebbe un cambiamento importante per Biden, che ha resistito a lungo alle richieste di riforma dell’Alta Corte, anche se da quando è entrato in carica ha espresso sempre più apertamente la sua convinzione che la Corte stia abbandonando l’interpretazione costituzionale tradizionale.
- L’appello di Biden per grandi cambiamenti potrebbe aiutare ad animare i suoi elettori. Le proposte fanno seguito all’indignazione dei democratici per il ribaltamento delle decisioni storiche sull’aborto e sui poteri normativi. Biden sta anche valutando un emendamento che eliminerebbe un’ampia immunità per i presidenti, a seguito dell’ultima sentenza del tribunale su Donald Trump.
Per parte sua la Cnn osserva:
Il presidente Joe Biden sta seriamente valutando la possibilità di sostenere pubblicamente importanti riforme alla Corte Suprema – dicono fonti alla CNN -. Biden potrebbe spingere per limiti di mandato per i nove giudici – che attualmente ricoprono incarichi a vita – nonché per un codice etico per il tribunale che conterrebbe un meccanismo di applicazione. Inoltre, Biden potrebbe spingere per un emendamento che annullerebbe la storica sentenza della corte all’inizio di questo mese che ha concesso l’immunità ai presidenti per alcune azioni intraprese mentre sono in carica.
La notizia dell’imminente annuncio di Biden è stata accolta con elogi da parte dei gruppi progressisti di riforma giudiziaria. Potrebbe anche contribuire a rinvigorire una coalizione democratica logora mentre continuano gli sforzi privati per spingere Biden fuori dalla corsa al 2024.
[1] Scritto il 16 luglio 2024 per The Watcher Post Cf. https://www.giampierogramaglia.eu/2024/07/16/usa-2024-111-vance-vice/.
[2] Scritto il 17 luglio 2024 per The Watcher Post.Cf. https://www.giampierogramaglia.eu/2024/07/17/usa-2024-convention-giorno-2/
[3] Suzanne Lynch, “Trump’s VP pick spells ‘disaster’ for Europe and Ukraine”, Politico, 15 luglio 2024. Cf. https://www.politico.eu/article/donald-trump-vice-president-nominee-jd-vance-republican-party-united-states-presidential-election-us-eu-relations-isolationism-foreign-policy/.
SEGNALIAMO
-
Georgiani: sedotti e abbandonati dall’Unione europea?
Le conseguenze del voto del 26 ottobre per il rinnovo del parlamento monocamerale a Tbilisi…
-
Irrompe il nuovo o rimangono i vecchi mali strutturali?
Dopo due anni di Governo Meloni Salvatore Sechi Docente universitario di storia contemporanea Prosegue la…
-
Amsterdam e i ricorsi storici, di Stefano Rolando
La spedizione punitiva contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv nel contesto delle guerre in…
-
La caccia ai voti negli Stati in bilico, di Giampiero Gramaglia
Le campagne elettorali di Harris e Trump nella seconda decade di ottobre Giampiero Gramaglia Giornalista,co-fondatore…
-
Scriviamo insieme una nuova narrazione sui migranti, di Pier Virgilio Dastoli
Un parere e un invito ad agire contro corrente Pier Virgilio Dastoli Presidente Movimento Europeo…
-
Un caos europeo politicamente preorganizzato dal centro-destra, di Pier Virgilio Dastoli
Verso la formazione della seconda Commissione europea von der Leyen Pier Virgilio Dastoli Presidente Movimento…
-
Brand Italia. L’indice di reputazione di una nazione
STEFANO ROLANDO PER DEMOCRAZIA FUTURA 1.Brand Italia. Quale è oggi il nostro posto in classifica?[1]…
-
Il bastone di Sinwar
Emblema della guerra della connettività mobile1 Michele Mezza Docente di Epidemiologia sociale dei dati e…
-
Il Centro estero del Partito Comunista d’Italia a Parigi, di Salvatore Sechi
Perché Sraffa si rifiutò di consegnare la corrispondenza di Gramsci Salvatore Sechi Docente universitario di…
-
Una farsa classicamente comunista
Per Gramsci e il Comintern a uccidere Matteotti fu la politica dei “capi riformisti” Salvatore…
-
Da cosa dipende la forza del governo di Giorgia Meloni, di Carlo Rognoni
Il governo Meloni ha fatto bene a Meloni. Ma non ha fatto altrettanto bene all’Italia…
-
Il Mondo le rovina intorno, ma l’Europa s’accontenta di fare cabotaggio sui migranti, di Giampiero Gramaglia
Giampiero Gramaglia Giornalista,co-fondatore di Democrazia futura, già corrispondente a Washington e a Bruxelles Con un’insolita…
-
Un risultato poco confortante, di Giulio Ferlazzo Ciano
I risultati del referendum e del primo turno delle elezioni presidenziali in Moldavia Giulio Ferlazzo…
-
Un pioniere degli studi storici sulle forze armate, di Mimmo Franzinelli
La scomparsa di Giorgio Rochat (Pavia 1936 -Torre Pellice 2024) Mimmo Franzinelli, Storico del periodo…