INTELLIGENZA ARTIFICIALE(IA) è un corpo espanso e dilatato,ma performante come il “lottatore di Sumo” con una abbondanza positiva.Botero dice”non dipingo donne grasse.Ciò che io dipingo sono volumi”.Ed i volumi prodromici della qualità e dell’attendibilità dell’IA sono la cifra.
Il computer riceve i dati (già preparati o raccolti tramite sensori, come una videocamera), li processa e risponde.Gli algoritmi sono l’”esperanto” ed “in pancia” c’è un numero inimmaginabile di dati (in continua espansione), che l’uomo non potrebbe avere o ”processare”.
L’IA è l’abilità di una macchina di mostrare capacità quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività; cioè delle doti umane.
Con una suggestione si direbbe la “macchina umana” e “machine learning”..Ha una funzione interpretativa dell’ambiente circostante a fronte di flussi di informazioni e risolve problemi sviluppando soluzioni.Fissato un obiettivo ,l’IA è contesto e strumento per raggiungerlo.
Il detto “garbage in,garbage out”cioè se entrano dati imperfetti escono soluzione imperfette con l’IA dovrebbe ridimensionarsi:cioè evidenziare la non attendibilità di alcuni dati e autocontrollarsi,
Si pensi per esempio ad alcuni set di dati sanitari personalizzati che,se in sospetto di contraddizione,devono essere verificati con maggiore attenzione. Questo lo fa anche il medico, ma non con la stessa velocità.
Quindi l’esigenza di avere un sistema informativo di condivisione attendibile di dati per la propria salute ed una serie di devices utili per gestire le cure è una condizione di precisione collegata ai flussi informativi ed alla attendibilità scientifica formativa di chi attiva i processi di rilevazione dei dati.
Si è sviluppata una”industria sanitaria estrattiva e trasformativa” della salute con alcuni rischi di invasione della propria sfera privata.
E’ vero. Dobbiamo scegliere “che cosa è meglio”.
Comunque scienza e ricerca applicata alla salute è un processo inarrestabile.E’ necessario fare un’analisi i costi-benefici di queste scelte anche se,di primo acchito,sembra che l’e-health abbia una efficacia positiva.La valenza di business è positiva per il sistema universaliistico pubblico ed è anche una grande opportunità di business e di welfare e la proiezione al 2025 è di 188 miliardi di euro.
Per esempio l’efficacia dei servizi sanitari si incrementa tramite l’offerta universalistica delle prestazioni sanitarie che si evolvono in servizi sanitari,in ricerca organizzata,in massa critica dei casi studiati,in aggregazione dei dati in Data Base,in Real World Data (studi nei quali il ricercatore non determina l’assegnazione dei soggetti ai diversi gruppi di studio, ma si limita a registraree osservare quello che avviene nella realtà).Quest’ultima opzione operativa è ormai condivisa nella ricerca di base,anche se ,nella traduzione operativa, senza l’adozione dell’IA siamo ancora nel mondo delle congetture.
Ovviamente “business sociale” e non business speculativo.
Il caso Nvidia(con un fatturato di 22,1 miliardi di dollari e utile netto a 12,28 miliardi nella trimestrale)è da monitorare .
Essa è spinta dal boom dell’IA generativa e ha chiuso l’anno fiscale 2024 con ricavi complessivi per 60,9 miliardi di dollari (+126%), di cui 47,5 miliardi legati al mondo Data Center e circa 10 miliardi al Gaming.NVIDIA potrebbe diventare il “grande fratello” dell’economia.
Il titolo ha guadagnato in una sola seduta un importo simile all’intera capitalizzazione di aziende enormi del calibro di Coca Cola, Netflix o la stessa Cisco System .E’ una “rivoluzione gentile e tecnologica”.
L’IAè un concetto ombrello che sovraintende la tecnologia sanitaria,software e cellulari-“mobile” in crescita.I servizi sanitari on –line(visite a distanza,consulti,gestione amministrativa delle “ricette”,fascicoli sanitari digitali,”green pass” ecc)sono cresciuti con rapidità dettata da scelte personali , da obblighi istituzionali e da necessità pandemica.L’uso informativo di salute tramite internet (dibattito aperto sulla validità,ma tendenza di comportamento inarrestabile e con un approccio da “Giano bifronte” dei medici) interessa il 55% delle persone fra i 55 e i 74 anni(2020).L’intelligenza artificiale (Ai) in patologie come radiologia e screening nonché in generale per la sanità raggiungerà la cifra di ca.5.5 miliardi con una proiezione (ad un anno )a ca.7 miliardi.
La Mobile Health(mHealth) cioè dispositivi di connessione abilitati dall’Internet delle Cose(IoT)è in crescita vertiginosa.Si passerà da ca.8.8 miliardi di dispositivi(2020) a ca.25 miliardi nel 2030.Gli strumenti mHealth più diffusi sono le app per l’invecchiamento attivo,i devices applicati o indossati per la frequenza cardiaca,il livello di glucosio e pressione arteriosa,connessione dei pazienti con imedici e siti “hub” informativi.Smartphone e smartwatch saranno prodotti top per l’uso sanitario.Oggi in UE ci sono circa 3mila app per la salute.Tutto questo sistema ha comunque bisogno “traduttori”,”facilitatori” e accompagnatori che istruiscono i fruitori di questi strumenti. Stereotipo del ruolo dei volontari?Il tormentone dell’intervento di “volontari affidabili”?D’altro canto medici,infermieri e personale sanitario non ha tempo da dedicare ai dati e spesso,quando lo fa,non ha tempo da dedicare all’attenzione Può essere,quindi,che i volontari professionalizzati possano essere base affidabile per l’IA
La Telemedicina nel PNRR vale 1 mld. di investimento ed è punta di diamante per dare una svolta di prossimità dei servizi sanitari.Inoltre il raccordo fra la casa(ricordo che dovrà essere il primo luogo di cura per i pazienti),le case di comunità e gli ospedali di comunità si avrà solo con un forte impegno digitale.Come già ricordato sopra un volontariato professionalizzato e di accompagnamento informatico è indispensabile.
Questa drammatica situazione si incista nell’assetto strutturale degli ospedali,delle RSA,negli “hospice” e nelle case dove ci sono pazienti allettati che oltre la malattia fisica,hanno la condizione difficile, a tratti spaventosa,della solitudine.
Negli ospedali e nelle RSA ci sono pazienti allettati, magari cronici, che hanno piacere e necessità di stabilire rapporti umani, dialogare, sentirsi parte di una comunità;molte strutture hanno attuato una politica di cura nei confronti del benessere psicologico del paziente, della sua accoglienza.Tutto questo avviene tramite persone,ma anche tramite tecnologia di base (smartphone, tablet, …) che diminuisce il senso di solitudine e di mantienere una buona varietà di rapporti umani anche tramite teconologia di facile gestione.E’ la cura dell’uommo e dell’anima.Paradossalmente tramite l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE.
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