FOR THE PEOPLE

Kamala vince ai punti contro un Trump nervoso e poco lucido

Meno brat e più istituzionale, Harris parla al centro e ora può seriamente essere la prima donna nera presidente degli USA. Nel frattempo arriva il tanto atteso endorsement di Taylor Swift.
Da lunedì il Mondo Nuovo è in edicola: si parla di Kamala, e non solo naturalmente!

A poche ore dall’attesissimo dibattito Harris-Trump in mondovisione, si può dire che Kamala Harris abbia vinto. Vince ai punti anche se non convince ancora del tutto, ma fa quello che deve fare e porta a casa il risultato, come dicono più o meno tutti i commentatori. In sintesi, Harris fa innervosire un Trump già nervosissimo di suo, meno efficace del solito e poco lucido. Parte emozionata, si riprende, si smarca da Biden e si propone come l’interprete di una generazione nuova. Sembra la nemesi al contrario del dibattito in cui Biden perse malamente contro Trump qualche settimana fa sembrando irrimediabilmente anziano. Il vecchio, o meglio il simbolo della stagione “cupa” rissosa e divisiva, ora è sicuramente il repubblicano, che fatica a prendere le misure alla nuova avversaria.

I dem tirano finalmente il fiato, Kamala “brat” è oggi molto più seriosa e istituzionale, ha effettivamente interiorizzato la lezione per cui chi parla al centro vince, partendo dal vantaggio accumulato sul tema dei diritti, sui quali non c’è partita (leggi la vicenda dell’aborto e l’attacco grossolano del Tycoon sul periodo entro cui consentire l’interruzione di gravidanza).

Discorso a parte, tutta la vicenda, peraltro sostanziale, della politica economica e della visione praticamente opposta fra i due mostra da una parte il neoliberista spinto Trump e dall’altra la keynesiana 4.0 Harris. Kamala deve paradossalmente smarcarsi da Biden e dalla Bidenomics perché nonostante i numeri positivi, la piena occupazione e il primato mondiale in fatto di crescita del PIL, il ceto medio, oggetto del desiderio dei candidati, non sta meglio di prima. E nemmeno il ceto dei meno fortunati.

Da un lato l’inflazione erode il potere d’acquisto del salario, dall’altro permane la difficoltà con cui si ridistribuisce la crescita generata. I motivi per pensare seriamente ad una politica delle opportunità insomma sono tutti sul piatto, compreso il middle out e il bottom up dei dem, contrapposti al top down dei repubblicani. E comprese le ragioni di quello che in molti hanno definito il populismo progressista.

Lunedì 16 settembre esce il terzo numero del Mondo Nuovo, in edicola a Milano dal 14, con una copertina dedicata alla Kamala Harris e alle elezioni presidenziali americane.

La scelta di dedicare il numero ad Harris deriva dalla consapevolezza che l’ultima delle elezioni del 2024, anno in cui si è votato quasi ovunque nel mondo, segna uno spartiacque decisivo non solo per gli Stati Uniti, sempre meno Uniti e sempre più divisi, ma per il mondo tutto.

Harris è la donna dei primati, può effettivamente diventare la prima donna nera presidente degli USA. E dietro lo scontro tra Harris e Trump ci sono due modi di vedere il futuro, diversi e alternativi. Insomma, comunque la si possa pensare, è il momento di fare delle scelte.

Curiosamente, ma nemmeno tanto, il confronto tra Harris e Trump avviene a stretto giro della presentazione del dossier Draghi, e la superstar Taylor Swift con il gatto in braccio si decide a fare l’endorsement tanto atteso per Kamala, sempre più social e sempre più nella parte della candidata istituzionale per il popolo.

La partita è aperta. Ci si vede in edicola.

Di seguito pubblichiamo il programma dei due candidati, molto interessanti per chi vuole farsi un’idea delle differenze concrete tra le due impostazioni, al di là degli slogan e dei toni muscolari dei confronti tra i candidati.

Clicca sulle immagini per leggere i programmi dei partiti americani


SEGNALIAMO

  • IL 2025 E LA GENERAZIONE BETA

    IL 2025 E LA GENERAZIONE BETA

    Il 2025 è l’anno in cui inizia la generazione BETA. Dopo la ZETA e la ALFA ecco i nuovi sapiens sapiens, sempre più digitali e sempre di più con il mondo in tasca. L’INNOVAZIONE Quando si pensa all’innovazione e alle grandi trasformazioni che hanno segnato la storia dell’umanità si pensa normalmente alla tecnologia e alla…


  • Giovanni Sabbatucci (24 agosto 1944 – 2 dicembre 2024)

    Giovanni Sabbatucci (24 agosto 1944 – 2 dicembre 2024)

    Un ricordo dello storico della politica italiana dall’Unità fino al presente  Vladimiro Satta Storico contemporaneista e documentarista del Servizio Studi del Senato della Repubblica Vladimiro Satta propone a tre settimane dalla scomparsa di Giovanni Sabbatucci, “Un ricordo dello storico della politica italiana dall’Unità fino al presente”. Allievo di Renzo De Felice, Sabbatucci sarà ricordato secondo Satta “Un…


  • Combattere il Brain Rot, putrefazione cerebrale dei nostri tempi

    Combattere il Brain Rot, putrefazione cerebrale dei nostri tempi

    Rimettere la parola “rispetto” al centro di ogni progetto pedagogico Combattere il Brain Rot, putrefazione cerebrale dei nostri tempi”. Rimettere la parola “rispetto” al centro di ogni progetto pedagogico”. Queste le parole dell’anno secondo rispettivamente l’Oxford University Press e del Vocabolario Treccani rievocate in un editoriale a firma dell’Associazione Infocivica-Gruppo di Amalfi e Democrazia futura che evidenzia…


  • GIUSTIZIA (NON) È STATA FATTA

    GIUSTIZIA (NON) È STATA FATTA

    Il conto alla rovescia è finito. A tre anni di attesa, per Matteo Salvini è arrivato il giorno del giudizio, venerdì 20 dicembre. Imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per il caso Open Arms, il vicepresidente del Consiglio è stato assolto. L’accusa: a 147 persone, tra cui alcuni minori, per 19…



NUOVE USCITE HERAION

IN LIBRERIA

E-BOOKS


TAGS DEL MAGAZINE

alimentazione (31) ambiente (34) arte (69) cinema (51) civismo (53) comunismo (27) cultura (407) democrazia (44) economia (122) elezioni (71) europa (87) fascismo (36) filosofia (37) formazione (36) giorgia meloni (28) giovani (34) guerra (113) intelligenza artificiale (39) israele (29) italia (65) lavoro (44) letteratura (58) mario pacelli (32) media (75) medio oriente (29) memoria (31) milano (25) musica (137) napoli (25) politica (520) potere (262) rai (26) religione (30) roma (25) russia (30) salute (74) scienza (25) scuola (36) seconda guerra mondiale (59) sinistra (30) società (528) stefano rolando (32) storia (59) teatro (38) tecnologia (29) televisione (49) tradizione (33) trump (26) ucraina (41) violenza (27)



ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI