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Jacques Delors e lo sviluppo delle istituzioni europee (1985-1995), di Alessandro Giacone

Approfondendo il suo intervento al seminario promosso da Democrazia futura nel gennaio 2024 a un mese dalla scomparsa Jacques Delors l’ultimo grande europeo, Alessandro Giacone, Professore associato di storia delle istituzioni politiche all’Università di Bologna, ripercorre nel suo saggio “Jacques Delors e lo sviluppo delle istituzioni europee (1985-1995)” il decennio ci ricorda l’autore “considerato come l’apogeo del ruolo e dell’influenza della Commissione europea”.  Lo studio inizia rievocando  “La prima fase dell’azione di Delors a capo della Commissione”, ovvero il periodo che va dal suo insediamento a capo della Commissione europea  il 1 gennaio 1985 sino all’approvazione del Trattato di Maastricht. Giacone si sofferma poi su un aspetto fondamentale della concezione che nutre Delors nei confronti delle istituzioni europee, ovvero “La difesa del metodo comunitario” applicata nel corso dei primi due mandati della sua presidenza della Commissione “Dall’Atto unico all’Unione economica monetaria”. Segue la ricostruzione de “La seconda fase dell’azione di Delors a capo della Commissione” in cui presenta il suo celebre  Libro bianco e pone le basi per l’allargamento dell’Unione europea, quando viene “confermato nel 1992 per un mezzo mandato per “consolidare l’eredità”: un periodo molto interessante, ma segnato da meno successi rispetto al periodo precedente”. Il testo si conclude con “Il bilancio del decennio deloriano a capo della Commissione europea” soffermandosi infine su  “Il gran rifiuto di presentarsi alle elezioni presidenziali francesi del 1995” ed evidenziando “tre idee importanti” che a parere dello storico delle istituzioni europee costituiscono  ” Il lascito intellettuale di Jacques Delors”: a) il concetto di “Federazione di Stati nazionali”,  b) la “proposta Delors” di “politicizzare” le elezioni europee facendo indicare, dalle varie famiglie politiche, il candidato alla presidenza della Commissione europea; c)  la proposta di creazione di una comunità europea dell’energia.      


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