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Le incognite del secondo mandato di Ursula von der Leyen, di Giampiero Gramaglia

La lunga strada verso l’insediamento della nuova Commissione europea

La ‘Ursula von der Leyen 2’, meno zeppa di ex premier ed ex ministri della ‘Ursula von der Leyen 1’, saprà gestire i dossier decisivi ma divisivi del prossimo quinquennio? Saprà difendere la democrazia minata da democrature illiberali, affrontare emergenze come i migranti, la sicurezza in un tempo di guerre, il cambiamento climatico?”, prima di concludere: “Politicamente, la composizione dell’Esecutivo conferma la svolta al centro delle istituzioni europee, con il Ppe che, oltre alle presidenze di Commissione e Parlamento, ha pure 14 commissari su 27. Ci sono cinque liberali, quattro socialisti e quattro membri di partiti fuori dalla maggioranza europeista dell’Assemblea dell’Unione europea, l’ungherese, il ceco, lo slovacco e l’italiano. 
Undici donne e sedici uomini, nuovi  portafogli come la delega per il Mediterraneo e quella, un po’ vuota per ora, per la Difesa”.


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