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Un’affascinante indagine di archeologia intellettuale, di Sara Carbone

Nella rubrica Fresco di stampa, Sara Carbone nel suo articolo “Un’affascinante indagine di archeologia intellettuale” recensisce un saggio uscito da Castelvecchi pubblicato in Francia da Alessandro Bresolin, uno studioso  di origini venete, napoletano d’adozione, autore di romanzi e saggi: Sofferente e fumatore. Camus e la bilancia di Giobbe. Il libro è “Il risultato di tre anni di ricerche “senza metodo” per confermare che dietro allo pseudonimo Job con cui firma una recensione  al romanzo Fontamara di Ignazio Silone, pubblicata nel 1935, su un numero della rivista Alger-étudiant,  si nasconde il giovane Albert Camus. ” Al rinvenimento, di per sé interessante, segue la scoperta di altre quattro recensioni il cui l’autore si firma con lo stesso pseudonimo della prima: Job. A questo punto, Bresolin, che di Albert Camus sembra sapere proprio tutto, compresa la sua abitudine, negli anni giovanili trascorsi ad Algeri, di ricorrere a pseudonimi, conformemente ai costumi di molta stampa algerina dell’epoca, sfida fonti storiche, filosofiche, letterarie, aneddotiche, religiose e biografiche che possano aiutarlo a dimostrare la sua intuizione”. 

  1.  Roma, Castelvecchi, 2024, 154 p. Edizione originale: Alessandro Bresolin, Camus et Job, Paris, Presse Fédéraliste, 2024, 220 p.  ↩︎

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