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Verso la fase finale della campagna elettorale per la corsa alla Casa Bianca, di Giampiero Gramaglia

Democrazia futura raccoglie le cronache degli ultimi 45 giorni di campagna elettorale scritte dall’ex direttore dell’Ansa Giampiero Gramaglia. 

Iniziamo con le ultime nove corrispondenze quotidiane scritte nel mese di settembre per la precisione fra il 20 e il 30 settembre 2024. Gramaglia dapprima osserva come “I timori di guerra in Medio Oriente pesano sulla campagna elettorale a 45 giorni dal voto” mentre “Musk [è iscritto] sul registro degli indagati del Secret Service”. Nonostante le tensioni derivanti dalle reazioni dei due candidati di fronte alla “altalena dei sondaggi” e la “Campagna “turbolenta”” nel corso della quale “Trump attacca Zelens’kyj” alla vigilia del suo discorso all’Assemblea Generale dell’Onu e il successivo “scambio di frecciate” sull’Ucraina minacciando inizialmente di non incontrare il presidente ucraino, l’ex presidente repubblicano alla fine decide di incontrarlo e Gramaglia rileva “Prove di dialogo fra Trump e Zelens’kyj”. Al contrario nessuna schiarita sul fronte medio-orientale sull’atteggiamento degli Stati Uniti: “Dopo l’assassinio di Nasrallah” l’ex direttore dell’Ansa titola il suo pezzo “Il silenzio di Trump, l’impotenza di Biden e Harris”. Le preoccupazioni dei due candidati, nonostante il discorso di Biden alle Nazioni Unite e le dichiarazioni quotidiane dedicate alla situazione in Medio Oriente, sono tutte concentrate per la conquista dei voti degli elettori negli Stati in bilico in una “Una corsa che rimane incerta”.