GIANCARLO ARMENIA
Il libro «Racconta un pezzo della mia storia, il mio Craxi, un padre difficile e straordinario, e, vagando tra i ricordi, narra le vicende della nostra famiglia, una famiglia allargata a una piccola, grande comunità politica e di amici che per anni ha condiviso tutto.» Così Stefania Craxi fra le pagine di “All’ombra della storia.”
In queste memorie oltre al profilo di un grande leader, tenace esuberante e sognatore, si intravedono i contorni di un intero Paese in grande trasformazione, pieno di energie e rancori mai sopiti. Uomini e donne, protagonisti e comparse di un’epoca che non tornerà.
Il libro ha qualcosa di speciale per il punto di vista assolutamente unico dal quale si vedono dipanarsi eventi fondamentali per la storia del nostro paese e del mondo, vissuti insieme e un po’ all’ombra di un grande padre, grande anche fisicamente. Dalla primavera di Praga che segna le scelte di Craxi, agli anni del terrorismo vissuto con qualche timore e trepidazione agli anni del governo, a Sigonella, il referendum sulla scala mobile, la caduta de muro di Berlino fino ad Hammamet, che in questo libro sembra essere due luoghi diversi, uno prima e uno dopo l’esilio.
Leggendolo emerge però anche la figura di una ragazza e poi di una donna che cerca di farsi una vita tutta sua, battendosi per realizzarsi nel mondo del lavoro, pur restando la figlia di Craxi.
Poi c’è quello che l’autrice chiama lo tsunami: tangentopoli che devastò un’intera classe dirigente e annientò intere comunità politiche.
La stria di una figlia che si batte per la vita del padre in esilio.
Chi non abbia vissuto quegli anni, per intenderci quel periodo che ora si chiama prima repubblica e che va dal dopoguerra al 1992, vi scoprirà cosa fossero nel secolo scorso le famiglie politiche. Famiglie naturali che si allargavano a quelle politiche. In particolare in questo caso alla famiglia socialista, autonomista e riformista. Da Nenni a Craxi con tutto ciò che questo comportava in termini di rapporti amicizie dibattiti culturali riviste serate insieme vita condivisa.
Il libro riesce a mantenere un equilibro non facile tra vita pubblica e privata che lo rende particolarmente godibile.
Stefania Craxi è presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato della Repubblica. È stata sottosegretaria di Stato agli affari esteri dal 2008 al 2011 nel governo Berlusconi IV. Deputata dal 2006 al 2013, dal 2018 è senatrice per Forza Italia.
Figlia del Presidente del Consiglio e segretario del PSI Bettino Craxi (1934-2000). Nella sua “prima vita” ha lavorato come produttrice televisiva. Sposata con Marco Bassetti è madre di Federico, Anita e Benedetta, nonna di Stella e Cesare.
Dopo la morte del padre avvenuta nel 2000, lascia la carriera televisiva e dà vita alla Fondazione Craxi che studia la figura del leader socialista, ne custodisce la memoria e svolge un ruolo di primo piano nella raccolta e nell’opera di valorizzazione e promozione delle fonti archivistiche per la storia del socialismo italiano e internazionale.
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HECTOR BERLIOZ 1803 – 1869
Hector è un ipersensibile chiacchierone esibizionista che ha la fortuna di nascere in un’epoca in cui vanno molto questi tipi esagerati e viziati a cui lui corrisponde perfettamente. È anche uno strano genere di musicista. Intanto non sa, né mai imparerà a suonare bene il pianoforte. Strimpella su una chitarra e fino ai 12 anni…
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QUINCY JONES
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LA CASTAGNA “STORICA” REGINA D’AUTUNNO
Se in questo periodo dell’anno ci spostiamo con la nostra auto lungo la strada del Sempione, che costeggia il lago Maggiore a ridosso delle pendici boscose del Mottarone e proseguiamo verso Novara o Biella con quell’immagine possente del massiccio del monte Rosa già innevato che ci accompagna, proprio come pietre miliari, incontriamo caldarrostai che ci…
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TEATRANTI IMPOLVERATI
“Sordi, Sordi, Sordi” ossia, trattandosi di romanesco, “Soldi, Soldi, Soldi”. Questo lo slogan della pièce teatrale “Tanti Sordi – Polvere di Alberto” a cura della Compagnia Frosini/Timpano, Lorenzo Pavolini andato in scena dal 3 al 5 ottobre alla Sala Umberto di Roma nell’ambito di Roma Europa Festival Un’apertura insolita: una donna piuttosto sciatta, seduta in…
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IL MIO RICORDO DI MARIO PACELLI
Credo fosse l’ottobre del 1986. Sedevo in una poltroncina dando le spalle alla reception di un albergo di Castiglione della Pescaia che avrebbe ospitato per una settimana l’annuale “Corso di aggiornamento per docenti rappresentanti provinciali di Italia Nostra”. Per la prima volta partecipavo anch’io in qualità di insegnante della provincia di Novara. Novizia un po’…
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MODEST MUSORGSKIJ 1839 – 1881
Guardalo là, quel povero ubriacone! Guarda quel naso rosso, quegli occhi persi. È ricoverato all’ospedale militare; sono i suoi ultimi giorni di vita. Per le corsie gira un pittore, Ilja Repin, che gli fa il ritratto. Eccolo. La sua è, fin da prima di nascere, una brutta storia complicata. Mamma e papà hanno un primo…
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MARILYN MONROE, UNA DIVA A TRE DIMENSIONI
La prima dimensione, la più nota, è quella che è stata immortalata nei ventinove (quasi trenta, perché l’ultimo, Something’s Goto Give è rimasto incompiuto) film che ci ha lasciato. E’ la dimensione, diciamo così, cinetica, quella viva e in movimento la dimensione in cui parla, si muove, sculetta, sorride, ammicca, seduce con le parole e…
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OSPITALITÀ È IL PIACERE DI CONDIVIDERE
In greco il termine che definisce colui che giunge dall’esterno è “xenos”e, sebbene, come sovente accade, la traduzione in italiano risulti ardua( perchè il campo semantico definito dal greco è molto ampio e complesso), nel tentativo di semplificare ,possiamo renderlo con il termine ospite che è colui che beneficia delle leggi dell’ospitalità, inclusive di una…
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MAGGIORATE
Quanti hanno cercato di comprendere, storicizzandola, la «grande trasformazione» che ha cambiato il volto all’Italia nell’arco di tempo compreso tra i primi anni Cinquanta e i primi anni Sessanta del secolo passato, alla fine, dopo accurate analisi economiche, sociologiche, antropologiche e ideologiche, hanno riassunto il tutto in una definizione: «miracolo». Lavoro, fatica, coraggio, spirito d’impresa,…
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GINO CERVI
I proprietari terrieri della valle padana sono in quegli anni schierati con i fascisti contro i “bolscevichi” che rivendicano le terre: la scelta del giovane Cervi, la cui famiglia possiede terre, è quasi automatica.
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