Daron Agemoglu e James A Robinsono,premiNobel dell’economia 2024,assumono il concetto di “estrattivo”, nella sua accezione economica ,come aggettivazione negativa e cifra contro uno sviluppo del mondo equo e sostenibile.
“Estrattivo” vuol dire non generativo ,un “minus “ imprenditoriale che fa del del management strategico e operativo senza preoccuparsi di sviluppare business sostenibile (cioè integrando l’economico,il sociale,l’ambiente) E’ una gestione con “azione a somma 0 ” , dal punto di vista della sostenibilità ,e quindi sfruttamento dell’esistente con l’ obiettivo di mantenere un vantaggio per pochi ed elitario .E’ management distruttivo.
Senza partecipazione e inclusione.
Infatti il concetto di estrazione ,che non e’ quello collegato all’estrazione dei minerali,in senso economico vuol dire usare delle risorse disponibili senza avere la capacità e l’orientamento a rigenerare .Con l’intento di stare in una dimensione di massimizzazione assoluta del profitto dell’azione economica.
La trasposizione all’ambito imprenditoriale delle teorie dei premi Nobel-2024, vuol dire che le imprese “estrattive”(in senso economico)sono delle imprese negative e non utili per il sistema socio-economico.Infatti essa genera un circolo vizioso tale per cui raggiunto un risultato positivo viene sfruttato senza reinvestimento e senza una visione utile per il futuro.
Attenzione: queste imprese sono anche apparentemente di successo riguardo alla loro capacità di efficienza,efficacia,economicità autoreferenziale senza investimento e con un assetto duraturo che si basa su un approccio opportunistico ed a favore di pochi.Fuori di metafora a favore dei pochi che mettono a disposizione risorse non come investimenti inclusivi,ma solo a vantaggio delle proprie esigenze utilitaristiche del presente. Senza futuro e con la massimizzazione assoluta del profitto senza relativizzarlo ad una visione utile per il futuro,benecomune e bene collettivo.
Oggi per esempio si è compreso il senso della frase di IvonChouinard,fondatore della B corp di successo-Patagonia che affermava “Invece che estrarre valore dalla natura e trasformarlo in ricchezza per gli investitori,utilizzeremo la ricchezza creata da Patagonia per proteggere la fonte di ogni ricchezza”.
Patagonia,brand californiano,ha una formula imprenditoriale che si attaglia all’ESG(Environmental,Social,Governance….)con la valutazione di impatto positivo non solo nei confronti dei dipendenti e degli stakeholders-consumatori,ma ,in primis,investe nel mantenere un equilibrio della natura che rigenera risorse in logica di biosostenibilità. E’ la traduzione operativa del concetto di ONE HEALTH integrando nel concetto della salute dell’uomo ,la salute degli animali e la salute dell’ambiente.
In Italia illycaffè, Almo Nature, EcorNaturaSì’sono imprese che stanno tracciando la via.
A fronte del cambiamento climatico che sta ridimensionando ed, in alcuni territori ,annullando la coltivazione del caffe’,la tazzina del caffe’ al bar potrebbe arrivare a 2 euro.Certo la tazzina del caffe’ e’ un piacere e quindi si puo’ pagare,ma non altrettanto vale per i coltivatori del caffe’ che saranno ridotti alla fame. Faccio mia una dichiarazione della ceo di illycaffè,Cristina Scocchia,che afferma :”Le cause sono molteplici, la prima è sicuramente il cambiamento climatico che potrebbe dimezzare i terreni coltivati entro il 2050. Basti pensare a quanto sta succedendo in questi mesi: si passa dalle piogge torrenziali in Brasile alla siccità in Vietnam. “…Ed il cambiamento climatico deriva dall’aumento delle emissioni causate da combustione di carbone,petrolio e gas che genera anidride carbonica ed ossido di azoto,dalla deforestazione,dallo sviluppo non controlato degli allevamenti di bestiame,dai fertilizzanti azotati che emettono ossido di azoto:in sintesi una quota prevalente dipende dalle imprese “estrattive”.
Approccio estrattivo delle imprese vuol dire non inquinare,ridurre la Co2 e l’ effetto serra,moderare il consumo dell’acqua,fare scelte di forestizzazione ecc.
L’impresa ,che evita il management estrattivo, traduce le azioni in partecipazione e responsabilità condivisa con i dipendenti e gli stakeholder esterni. I capi delle imprese estrattive non devono comportarsi come “paramount chief “(capi sommi)ma da responsabili dell’impresa che integra il valore economico con il valore metaeconomico.Comunque, i premi nobel dell’economia-2024, ci hanno avvertito.
FONTE DELLA IMMAGINE DI COPERTINA_ https://www.ecoportal.net/temas-especiales/contaminacion/que-hicimos-para-crear-un-tenebroso-lago-toxico/
SEGNALIAMO
-
IL DIRITTO ALL’ENERGIA E’ LA CENERENTOLA DEI DIRITTI UMANI
Senza energia non si vive e la consapevolezza è che al fine di proteggere e garantire molti diritti umani è necessario avere accesso all’energia. Affermazione drammatica e d’effetto? La povertà energetica colpisce circa 1.6 miliardi di persone (un terzo della popolazione mondiale) Cica 790 milioni di persone non hanno accesso all’elettricità e ad impianti cottura…
-
MARISA BELLISARIO
5 novembre 1987: la Fiat dirama un comunicato ufficiale in cui dà notizia di aver inviato una lettera alla STET (società finanziaria dell’IRI che detiene le partecipazioni azionarie pubbliche nel settore telefonico, che progetta la fusione di Telettra, società del gruppo Fiat, con la Italtel del gruppo STET) in cui annuncia che la fusione Telettra…
-
I NOBEL DELL’ECONOMIA: MODELLO INCLUSIONE!
I due premi Nobel dell’economia 2024 Daron Acemoglu e James A Robinson nel loro libro “Perché le nazioni falliscono” hanno un approccio quasi da storici che usano la metodologia storiografica basata su metodi di indagine, interpretazione e ricerche storiche la cui appropriatezza è collegata alla veridicità delle fonti , alla loro interpretazione ed alla sostenibilità.…
-
I FONDAMENTI RELIGIOSI DELLA FINANZA ISLAMICA, CONCLUSIONI
Parte VII In conclusione di questa serie di riflessioni sulla finanza islamica può essere interessante accennare, in sintesi, alle sue future prospettive a livello internazionale, in Europa e in Italia, dopo aver enunciato i principali ostacoli, che ancora sussistono, per una forte espansione della finanza islamica: la mancanza di expertise (ridotto numero di professionisti applicabili…
-
L’UOMO CHE LEGGE: L’ECONOMIA FELICE
CONSIGLI DI LETTURA DAL DIRETTORE Un nuovo pamphlet di Aldo Ferrara dal titolo “L’Economia Felice, da Keynes a Mattei”, che arricchisce la Collana “Conseguenze economiche delle crisi globali”. Il volume prosegue nel solco del precedente dedicato al Fondatore dell’ENI, “ Enrico Mattei, il visionario”(Ed. Agora&CO, 2022) marcando un nuovo campo di osservazione storica, quella del…
-
MILLENARIO NORMANNO
Millenario normanno. Lettera dalla Normandia
-
QUESTA NAZIONE ( 2 ANNI DI GOVERNO MELONI )
-
HOT SPOT ALBANIA
Naufragio o rilancio tra odio e pacificazione ? Riempire il vuoto delle politiche attive dell’immigrazione. La “campagna d’Albania” è (ri)iniziata e male ma si cerca un recupero. Eppure le imprese italiane cercano 450mila persone da inserire nelle aziende. Non mancano solo alcune competenze ma mancano ormai anche le persone e il tasso di riproduzione delle…
-
LA FINANZA ISLAMICA TRA I PRINCÌPI RELIGIOSI E LA REALTÀ
I fondamenti religiosi della finanza islamica Parte VI Dall’esame dettagliato delle regole coraniche che governano la finanza islamica, ruotanti intorno ai fondamentali divieti di riba, di gharar e maysir, nonché alla logica associativa, risulta evidente come la finanza tradizionale, ai primi approcci con quella islamica, sia rimasta molto perplessa, ma la globalizzazione dell’economia ha imposto,…
Lascia un commento