Ti scrivo per invitarti a leggere la lettera che il Prof Giancarlo Burghi ha scritto al ministro Valditara in relazione alle linee guida per L’insegnamento della educazione civica. Ti allego il link pubblicato su questo stesso giornale e ti invito a leggere attentamente le argomentazioni del professore. (Link)
Non ho il piacere di conoscere in prof Burghi che so tu invece frequenti da anni e con questa mia ti invito a fargli aver la mia solidarieta’.
Non ho informazioni dirette sulle “linee guida” ministeriali, ma certo quello che il professore denuncia mi sembra davvero grave specialmente perchè rivolto a studenti che da anni subiscono il peso della atrofia critica, della semplificazione a tutti costi, della vita priva di astrazione propinata a mano bassa dalla televisione e dai social network.
Che la Costituzione diventi il nemico numero uno di questo stato di cose è il minimo, che venga usata come argomento da un professore di storia mi sembra ovvio, quello che veramente temo e mi fa paura è l’assenza di una rivolta, l’incapacità a sentirsi indignati come se, di fronte a un attacco ai principi generali della democrazia si possa cambiare canale. L’attacco alla scuola è un attacco al futuro.
Gli studenti avrebbero bisogno estremo di coltivare l’aisthesis. Scusa se uso il greco, ma se avessi detto “sensibilità”, la traduzione che piú frequentemente si usa, avrei rischiato di confondere l’uomo con qualche animale domestico considerato “sensibile” da molti, ho usato il greco perchè Platone mette in guardia che l’aisthesis di cui parla è solo patrimonio dell’uomo.
La sensibilità è in rapporto diretto con la conoscenza e si coltiva proprio con gli strumenti che il Professor Burghi rende disponibili agli allievi, non si puó iniettare, si acquisisce indirettamente, e diventa parte della “cassetta degli attrezzi” di un uomo adulto, diventa la dottrina della sensibilità. Purtroppo oggi l’estetica è solo una crema, un vestito, una sciarpa, questo voleva intendere Burghi nel sottotesto, mentre coltivare la sensibilità significa saper riconoscere l’amore, non mi sembra poco da raccontare agli studenti.
L’estetica sì acquisisce, il suo contrario, l’anestetico, sì somministra e, ospedali a parte, rende insensibili e incapaci di reagire insieme a questi insulti. Oggi le somministrazioni sono continue e in dosi sempre piú massicce tanto da produrre assuefazione e i produttori di iniezioni sono tra gli uomini piú ricchi e influenti dal mondo tanto da far arrossire i narcotrafficanti di una volta.
Ora devi farmi un favore, come sai in non sono né un filosofo né uno storico, sono un umile cantastorie che ruba le cose dalla vita per costruirci pezzi inventati, fantasia allo stato puro, cose che mai si potrebbero verificare per davvero. Poichè la lettera mi ha molto colpito ho immaginato di inventare la risposta del ministro sforzandomi di trovare argomentazioni opposte alle sue. Questo il testo, ovviamente fuori dalla realtà delle cose possibili.
Egr. Prof Burghi,
Devo dirle che la sua lettera non mi ha sorpreso per nulla conoscendo da tempo, attraverso i miei fedeli ispettori, i metodi del suo insegnamento unitamente al senso innato di rivolta che si percepisce attraverso le sue parole.
Ella, caro professore, per svolgere argomentazioni contro la strategie del ministero dal quale dipende e dal quale percepisce lo stipendio che le serve per vivere e fomentare idee rivoluzionarie, cita il pensiero di autori tanto minori e dimenticati da essere perfettamente sconosciuti oltre alla consueta litania costituzionale che francamente ha stancato un po’ tutti. Intendo il tal Dossetti, che ella cita come sapiente capace di disegnare i tratti di una coesione sociale o peggio ancora quel tal Mazzini Giuseppe che ella addita come capace di definire una nazione o una patria, altro non sono che strumenti, evidenti ricostruzioni di un pensiero plutocratico, capitalista e ancestrale che ella utilizza come giustificazione della sua non conoscenza delle nostre fonti d’ispirazione.
Mi chiedo con quale diritto e con quale titolo accademico lei possa continuare nell’opera di educatore in una nazione che per crescere non ha certo bisogno di filosofi parolai, ma di fatti.
Mi permetta di utilizzare il suo stesso metodo argomentativo citandole ben altri autori per fornirle gli strumenti di cui il paese ha bisogno.
A pag 11 de IL PROBLEMA DELLA DECADENZA, Julius Evola, filosofo che auspico lei studi approfonditamente argomenta ed illustra quello che lei ha tentato di fare con la mia persone:
Una delle tattiche più usate dalle forze segrete della sovversione mondiale è la sostituzione della persona al principio.…. si fa di tutto perché il processo mosso contro le persone si estenda insensibilmente ai principi che esse rappresentano, sì che questi vengano colpiti con lo stesso discredito e siano dunque considerati scaduti e da sostituirsi con altri più o meno intrisi di sovversione.
Lei, caro professore, attacca il sottoscritto solo per poter screditare la forza dei nostri principi e delle nostre strategie. Lei cerca in tutti i modi di costruire un futuro per i suoi studenti fatto di libertà di capacità critica come se queste potessero essere utili a loro e al futuro della nostra patria.
La invito a studiare a fondo il trattato di Evola “Sulla-essenza e la funziona attuale dello spirito aristocratico” dove, l’analisi filosofica ciinvita a prendere distanza da una “aristocrazia del pensiero” concepita come composta di scienziati, di inventori e di tecnici, inutili figure e obsolete professioni che sarebbero, come probabilmente ella stessa è, un peso alla patria che cresce. Come ha detto bene la nostra Presidente: la Storia si fa, lei la insegna e da qui la sua completa inutilità. La invito di nuovo a studiare a fondo il trattato di Evola e capirà come molto più vicino al marxismo e al bolscevismoè il pensare che una èlite di tecnici, intesa a risolvere problemi puramente materiali, sociali ed economici, possa illuminare l’umanità collettivizzata.
Gli strumenti che lei deve imparare a fornire ai suoi studenti sono stati esplicitamente indicati da LUI, e dico LUI: L’aratro e la spada, cose di cui lei, caro professore dimostra di non capire gran che.
La saluto affettuosamente tranquillizzandola sul suo lauto stipendio e la sua tredicesima che, a quanto mi dicono, si sta trasformando in succulenti provoloni frutto del sudore e della fatica dell’italico lavoro della terra. Stia pure tranquillo, caro professore, continui cosi’, a Ventotene terremo libera una cattedra per le letture di confine a cui la sua cultura dimostra di appartenere.
Con riconoscenza
Giuseppe Valditara
Ministro dell’Educazione e del Merito
Scherzi a parte, ti sarei grato se potessi far avere al Professore la mia risposta e potessi chiedere un incontro, non ti nascondo che mi piacerebbe poter fare, in futuro, un lavoro insieme a lui.
Con immutato affetto, Tuo
Aldo
SEGNALIAMO
-
RIFLESSIONI A PARTIRE DA LO STUDIO. SENSO, SCONCERTO, BELLEZZA DI PIERPAOLO PERRETTI
È per me un grande onore riadattare per il Mondo Nuovo il testo della relazione che ho presentato recentemente (17 dicembre scorso) in occasione della presentazione del libro dell’amico e collega prof. Pierpaolo Perretti. Questo volume si è rivelato un autentico scrigno di riflessioni, idee e spunti intellettuali di straordinaria ricchezza, ma sviluppare tutte le…
-
LA SPECIALIZZAZIONE SUL SOSTEGNO È REALMENTE SUFFICIENTE?
Vorrei intervenire sul caso ben noto della studentessa ipovedente di Cariati, Alisea, che tanto scalpore sta suscitando da alcune settimane. Non intendo discutere affatto del suo diritto allo studio (principio primo inderogabile, indefettibile e inalienabile della scuola italiana) né tanto meno delle procedure alternative previste per le scuole allorquando si riscontrino problematiche nell’individuazione di insegnanti…
-
GAMIFICANDO SI IMPARA
Viviamo in un mondo sempre più veloce. Un tempo le competenze acquisite durante il percorso di studi e l’apprendistato lavorativo erano sufficienti per tutta la durata della nostra vita, o quasi, oggi invece la progressione tecnologica è talmente rapida da rendere obsolete pressoché tutte le conoscenze acquisite in meno di 20 anni. La formazione continua…
-
STUDENTI
COSTRUTTORI ATTIVI DEL LORO FUTURO (?) I dati sono una rappresentazione della realtà e in quanto tale ne restituiscono un modello, a volte iper-semplificato. Ragionare sui dati è sempre un’operazione complessa, tanto quanto lo sarebbe ragionare su di una rappresentazione qualsiasi anziché sulla realtà effettiva. Tuttavia, i dati non vanno demonizzati, essi ci danno notizie…
-
L’UOMO CHE LEGGE IO PER TE
CONSIGLI DI LETTURA DAL DIRETTORE Io per te non è l’ennesimo libro sulla scuola. Non aspira, chiarisce l’Autore, a pre- sentarsi come studio scientifico né ad essere un “volume accademico”. Io per te è l’elaborazione di un’esperienza di insegnamento scolastico, è il racconto di come, nell’animo dell’Autore, filosofia e insegnamento di sostegno si sono incontrati…
-
“ADOLESCENTI IN PERICOLO?“
Famiglie, scuole e istituzioni impreparate al “vuoto del caos valoriale” e alla melma social. Soluzioni: reti educative formali e informali accoppiando competenze e virtù I nostri adolescenti e giovani sono in pericolo o siamo noi troppo preoccupati e ansiosi? Li stiamo perdendo inghiottiti dall’oscurità di schermi-trappola? Le famiglie sono diventate iperprotettive e le scuole “indifferenti”?…
-
BENVENUTI NELL’EDUCENE
Questo testo è il risultato dell’eposizione ‘Welcome to Educene’ presentata a Milano Invisibile Sabato 12 Ottobre 2024, presso Parco Center Milano per Aleotti Lab. Siamo entrati in una nuova epoca, chiamata Educene. Non si tratta semplicemente di un passaggio successivo all’Antropocene, dove l’uomo ha dominato la terra con mano ferma. Ora la trama si complica,…
-
IL FESTIVAL DELLA MEMORIA E DEL FUTURO (evento rinviato al 2025)
Il primo evento promosso dalla nostra rivista IL MONDO NUOVO è un Festival dedicato al mondo dell’innovazione. Il tema è “memoria e futuro”: tre giorni a Viterbo, organizzati dall’Università degli Studi della Tuscia e dalla associazione culturale “Memenisse” dal 28 al 30 ottobre. La memoria è strettamente connessa alla possibilità di costruire il futuro, la…
-
“CITTADINANZA ONORARIA”
… agli studenti stranieri un primo importante passo simbolico che viene dai sindaci Durate la pausa ferragostana i politici di ogni orientamento hanno rilasciato, tra disquisizioni fisiologicamente contrapposte, pareri e commenti su “ius soli”, “ius culturae”, “ius scholae”, già archiviati come armi di distrazione di massa e quindi aria fritta di fronte a uno scenario…
Lascia un commento