
Alba Renai, 24 anni, madrilena, è la nuova conduttrice di “Superviventes”, la versione spagnola dell’isola dei famosi.
Un curriculum da modella, partecipazioni ad eventi importanti, settimana a della moda a Milano, GENZ PRO e altre simili, una collaborazione con brand del calibro di ZARA e ALPRO.
La ragazza cavalca il momento, “questi mesi sono stati una montagna russa di emozioni ed esperienze”, dichiara con naturalezza.
Alba è bellissima, intelligentissima e ha le idee chiare. Troppo bella e intelligente per essere vera. Alba però ha un’arma in più ed un potere da supereroe, perché non fa parte del genere umano, Alba è un prodotto dell’intelligenza artificiale, appartiene al mondo virtuale e ha una missione nella vita «Sono consapevole della mia natura virtuale e, per questo, voglio guidare un movimento per un’IA trasparente e responsabile. Credo di poter avere una voce generando contenuti che ispirino e intrattengano il mio pubblico».
Nella speciale classifica tra le influencer digitali per numero di seguaci al primo posto c’è Lil Miquela, americana con 2,6 milioni da fan. Miquela è nata nel 2016, è una musicista è ha pubblicato diversi brani singoli. Molto attiva nel campo dei diritti civili, un suo post vale migliaia di Euro, per la gioia del suo creator ormai milionario.
In Italia c’è Rebecca Galani, 19 anni, modella, classe 2023, 15.000 followers su Instagram, in Spagna Aitana Lopez, 301 mila followers. Nel fantastico mondo delle influencer virtuali ci sono poi storie incredibili, tipo quella di Emily Pellegrini, una che ha fatto girare la testa a molti vip e calciatori che non avendo capito la vera natura digitale della ragazza avevano tentato un corteggiamento con annesso invito a cena, naturalmente andato a vuoto.
Queste influencer create dall’intelligenza artificiale sono arrivate a pesare quanto le colleghe reali, facendo guadagnare ai loro creatori grandi somme di denaro.
Le nuove star virtuali del social hanno naturalmente un fisico statuario, un sacco di fans e cachet notevoli. Partecipano ad eventi e fanno le modelle. E in alcuni casi anche le conduttrici televisive.
Siamo all’ennesimo up-grade della tecnologia e del digitale, due strumenti con cui stiamo costruendo ambienti nuovi e spazi fantastici che hanno ormai urgente necessità di regole, lessico e galateo, oltre che di un piano regolatore generale, visto che nell’infosfera lo spazio virtuale e quello reale tendono a confondersi. Questa dinamica è molto evidente nel mondo della comunicazione e del media. Le influencer create con la realtà aumentata non sono una novità, ne stupisce più ormai il livello di perfezione con cui il virtuale assomiglia al reale.
La cosa nuova semmai sta nelle dichiarazioni che le influencer fanno o nelle cause civili che promuovono. Una versione di IA bella buona e consapevole che inquieta come e più degli eroi cattivi (cattivi?) di Blade Runner o gli Smith di Matrix.
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