Autore: gaia bertotti
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Teheran: guerra sì ma fuori dai propri confini
La Siria è diventata il campo neutro dove si combatte la sfida mondiale tra tutte le grandi potenze del mondo.
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Vertice europeo, “consiglio di guerra”, battaglie di parole fra divisioni e impotenze
I capi di Stato e di governo dei Paesi dell’Unione europea discutono dei conflitti e della politica europea di sicurezza e di difesa.
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Dietro alle due guerre lo spettro del ritorno del terrorismo integralista
Tre corrispondenze delle cronache di un mese di scontri, sofferenze, speranze disattese, trattative infruttuose.
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Un giudice poco compiacente con poteri (e magistrati) forti
Guido Salvini è un magistrato alieno. Ha concepito il suo lavoro come una missione etica, cioè una vocazione per amministrare la giustizia senza guardare in faccia a nessuno.
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Per accorciare le distanze, la strategia più efficace è quella riformista
Raffaele Lungarella presenta il saggio di Alessandro Roncaglia “Il Potere. Una prospettiva riformista” seguita da un’intervista all’economista e Accademico dei Lincei.
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Il conflitto nel “determinismo incantato del calcolo”
Bruno e Vico, spiega Biagio De Giovanni, sono due cristiani senza rivelazione, ossia due testimonianze di un pensiero che si confrontano con l’infinito senza potersi sostenere con la soluzione divina.
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È mai esistito il Molise?
Ferlazzo Ciano, dopo aver ricordato l’esistenza tra i molisani di una “spinta alla riunificazione amministrativa con gli Abruzzi”, ricostruisce l’Origine del compartimento-regione degli “Abruzzi e Molise” a partire dagli anni Venti del Novecento.
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La visita di Giorgia Meloni da Joe Biden come presidente del G7
Giampiero Gramaglia Giornalista,co-fondatore di Democrazia futura, già corrispondente a Washington e a Bruxelles In due corrispondenze scritte, la prima all’immediata vigilia “L’ombra di Putin su agenda internazionale in salsa italiana” che prende spunto dal virulento “botta e risposta a distanza, ma raggelante, tra Macron e Putin [che] ripropone tutti i rischi innescati dall’invasione dell’Ucraina, quando già…
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Non di solo Maestro Manzi vive la Rai
Alcune riflessioni di un ex consigliere di amministrazione dell’azienda di servizio pubblico. Certamente la Rai deve essere il più possibile “servizio pubblico”. Ma gli altri, i privati, non possono o non dovrebbero esserlo in qualche misura anche loro?
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Manganelli e controllo tramite software
L’articolo denuncia il sistema di video-riconoscimento attivato allo stadio Olimpico in violazione alle norme europee. Da quanto è stato pubblicato, e non smentito da alcuno, tutti coloro recatisi allo stadio nella capitale, negli ultimi due campionati, sono stati scannerizzati da un sistema di video-controllo, che ne registra l’identità.