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Biden-Trump, dopo l’attentato al Tycoon la partita è chiusa?, di Giampiero Gramaglia

Giampiero Gramaglia nell’ultimo contributo del 14esimo fascicolo di Democrazia futura dedicato alla campagna per le elezioni presidenziali statunitensi del novembre 2024,  a poche ore dall’avvio della Convention repubblicana si chiede se, nello scontro  fra i due candidati rivali “Biden-Trump, dopo l’attentato al Tycoon la partita è chiusa?”. “Nei sondaggi, il combinato disposto del sussulto di popolarità per la reazione allo scampato pericolo – la riga di sangue sul viso, il pugno levato, il ‘combattere’ iterato – e dell’attenzione mediatica sulla kermesse politico-propagandistica gli faranno sicuramente fare un balzo in avanti. Il suo rivale Joe Biden ne uscirà ulteriormente affossato; e se dovesse allora decidere di farsi da parte, i democratici faranno più fatica a trovare un candidato che voglia sfidare un nuovo ‘eroe’ americano” chiarisce l’ex direttore dell’Ansa – aggiungendo: “Usa 2024 potrebbe avere già consumato tutte le sue sorprese, rendendo vana l’attesa mitica, e quasi sempre delusa, della ‘sorpresa d’ottobre’, una trovata giornalistica per mantenere un velo d’incertezza sulla corsa più scontata. Ma, in realtà, le incognite restano numerose, da chi sarà il rivale di Trump se Biden uscisse di scena alle indagini sulla sparatoria di Butler, con un protagonista fuori ruolo”.

  1.  Scritto il 15 luglio 2024 per The Watcher Post Cf. https://www.giampierogramaglia.eu/2024/07/15/usa-2024-112-partita-chiusa/ ↩︎


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