AL CINEMA CON ANTONIO

Antonio Ferraro, del dolore di vivere. Meglio, della decisione di vivere nonostante.

Il dolore di vivere di Antonio era nutrito dalla evidenza della sconfitta dei suoi principi e dei suoi valori.

I principi di giustizia sociale, di libertà, di rispetto per la cultura e la conoscenza gli apparivano, come erano, travolti e sconfitti.

I suoi occhi attenti e melanconici registravano ogni giorno una Umanità cialtrona e ridanciana, dove l’esibizione con le mani isteriche e gli occhi fintamente strabuzzati dietro colorate montature appariva vincente e spesso ricercata e sostenuta.

La sua compostezza, da socialista qual’era, era stata nutrita dal buon gusto e dal rispetto.

Ora, da molti anni, questi segni sembravano il residuo di un passato innominabile e lontano.

“Vivere con dignità” spesso ripeteva ma sguardi attoniti e orecchie insensibili accoglievano quel pronunciamento interiore.

Vivere nonostante, forse avrebbe dovuto dire perché in quel passaggio avremmo trovato la chiave di sue e nostre debolezze, di errori fatti e di valutazioni a volte ingiuste.

Quello era, in fondo, il suo vero messaggio a tutti noi.

Imparare a vivere sino in fondo e nonostante tutto.

L’unica fuga che gli era permessa, e che si concedeva, era nella passione per il cinema e una straordinaria cultura e sensibilità cinematografica.

A ripensarci ora appare forse chiaro che in quel buio squarciato dal fascio di luce del proiettore Antonio trovava la sintesi della vita.

Una luce che, nonostante tutto, perfora l’oscurità e racconta qualcosa.

E, alla fine, quel qualcosa era l’amore per chi gli stava accanto, per i suoi figli che in giro per il mondo ne onoravano l’esempio, per i compagni che ridevano alle sue battute, arricchivano la sua ironia e cercavano, come lui, di vivere nonostante.

Antonio carissimo, insieme fummo sconfitti.

Ci ritirammo in disordine, a stento proteggendo le retrovie e i fianchi esposti al dileggio e all’insulto.

Ci si aspettava che ci estinguessimo, lasciando il passo a un mondo peggiore.

Ma è grazie anche a te se siamo ancora qui e, pur nel dolore della tua scomparsa, non dimentichiamo di ridere degli occhiali dalle montature colorate.

Non è molto e forse la tua ironia lo avrebbe facilmente dissacrato.

Sappi però che in ognuno di noi non morirai mai.


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