CON PRATICA DI MONDO

Una volta le relazioni internazionali, la politica estera dell’Italia non interessavano a nessuno -sia in casa che all’estero- ed erano appannaggio dei professionisti.
Quel corpo diplomatico che è capace di fare apparire il cinismo e la spregiudicatezza nei rapporti tra Paesi come un corso di buone maniere.

Oggi le due guerre in corso hanno spinto gli italiani a familiarizzare con la geopolitica, iniziando con lo scoprire dove si trovano sulla mappa quelle nazioni belligeranti.
Se a scuola si insegnasse geografia, saremmo già un passo più avanti.

I fenomeni migratori, poi, li hanno costretti a informarsi su nazioni così vicine fisicamente ma così lontane psicologicamente.

La globalizzazione, il cui distintivo è il volo low cost, ha fatto poi il resto e noi ci siamo trasformati tutti in giapponesi che solo dopo essere rientrati a casa -guardando le foto- scoprono dove sono stati.

Invece per i nostri partiti la materia degli “esteri” è diventata così consueta da assumere immediatamente aspetti di evidente strumentalizzazione ed ipocrisia.

Ad esempio il tanto atteso incontro del presidente del consiglio con i suoi vice per mostrare l’unità minima necessaria alla difficile situazione internazionale e che si chiude con l’invio di differenti versioni del “comunicato ufficiale”.

O uno dei tre presenti ha aggiunto, di nascosto, un’importante considerazione oppure gli altri due l’hanno cancellata.
Comunque sia, sembra di essere all’asilo infantile.

Due soggetti internazionali sono recentemente balzati all’attenzione degli Italiani : l’Europa e gli Stati Uniti.
La composizione dell’esecutivo dell’Unione europea -la Commissione- ha fatto litigare i partiti e i governi di 27 nazioni, segno di quale importanza abbia ormai raggiunto la dimensione decisionale sovranazionale.  

Da una distrazione, indifferenza, apatia verso le istituzioni europee improvvisamente la politica italiana è passata al parossismo, alla patologia.
Negli ultimi due mesi la presidente del consiglio si è occupata quasi unicamente della nomina della presidente della Commissione europea e delle deleghe del commissario italiano.

Questo assalto all’Europa mostra anche aspetti ridicoli: i nostri tre partiti di governo sono iscritti a tre differenti raggruppamenti parlamentari ma ciò vale anche per la minoranza.

Da parecchi mesi la campagna elettorale americana e’ entrata nel vivo, anche per il fatto che cominciavano i processi contro Trump.
“Ne vedremo di tutti i colori “ era la frase indicativa dell’attesa generale.

Ci si aspettava che la conclusione della presidenza Biden facesse simmetricamente il paio con il proprio inizio (l’assalto a Capitol Hill).
Come è puntualmente accaduto.
Quindi -fin qui- possiamo dirci non stupiti dagli eventi, non meravigliati dal tono della campagna ?

No ! Proprio no!
Chi di voi metteva in conto un attentato omicida fallito per una decina di centimetri ?
Chi si sarebbe immaginato così catastrofico per Biden il confronto televisivo ?
Chi ha mai visto l’inquilino della Casa Bianca assediato dai principali esponenti
del suo partito per convincerlo a rinunciare alla candidatura ?

Era devastante per il partito democratico assistere ad un duello fratricida tra il suo elettorato che chiedeva il ritiro e il suo Presidente che per “orgoglio ed egoismo” si trincerava in ufficio e lasciava gestire alla moglie i rapporti con l’esterno.

L’esito finale rimane assolutamente incerto ma intanto cominciano a vedersi sorrisi, risate addirittura, ad alleggerire l’atmosfera.
Perché una campagna elettorale dovrebbe essere una festa di popolo, non l’anticamera dell’inferno!


SEGNALIAMO

  • L’EXTRAPROFITTO SOCIALE ED IL VOLONTARIATO

    L’EXTRAPROFITTO SOCIALE ED IL VOLONTARIATO

    Il concetto di extraprofitto è una figura ragioneristica d’azienda che in questi ultimi tempi ha sempre avuto un alone di negatività, spesso percepito  come un sovraprofitto con una valenza speculativa ed opportunistica. Era una zona grigia e quasi eccessiva nella gestione d’impresa(banche, aziende di servizi, manufatturierre   ecc). Se però aggettiviamo EXTRAPROFITTO con SOCIALE la vista…


  • L’IMPEGNO CIVICO

    L’IMPEGNO CIVICO

    LETTERA DA SAN GIOVANNI VALDARNO


  • IL “CIVICO” ED IL “POLITICO”

    IL “CIVICO” ED IL “POLITICO”

    DOMENICO GALBIATI Molti tra coloro che hanno commentato il recentissimo voto regionale in Liguria, hanno affermato che il candidato delle destre, Bucci, avrebbe prevalso su Orlando , anche perche’ e’ stato – o almeno cosi’ e’ apparso, in quanto manager di lungo corso – un candidato “civico” contrapposto ad un avversario “politico”, che, oltre a…


  • IL CIVISMO “RIVOLUZIONARIO”

    IL CIVISMO “RIVOLUZIONARIO”

    Tracce della Rivoluzione francese ed industriale Le radici dei concetti e dei modelli storici sono la base per il futuro: non sono il passato e quindi proviamo a delineare alcune tracce della Rivoluzione Francese (1789-1799) e della Rivoluzione industriale (con la spoletta volante per la tessitura automatica e la macchina a vapore nella seconda metà…


  • CIVISMO CIVIS E “IL RASOIO DI OCKHAM”

    Il civismo   è  un “ismo” positivo di civis ed ha come radice la parola civis  termine latino tradotto in cittadino. Inoltre il civismo è la semplificazione della complessità burocratica ispirandosi anche al “rasoio di Ockham” di cui tratteremo in seguito. Esistono anche  delle assonanze con il termine Civitas intese come cittadinanza per  “appartenenza alla città di Roma”(la…


  • MANIFESTO CIVICO PER UNA NUOVA UMBRIA

    APPELLO ALLE ORGANIZZAZIONI CIVICHE E ALLE FORZE POLITICHE RIFORMISTE E LIBERALI Alla luce dei risultati delle recenti elezioni europee e in vista delle prossime elezioni regionali, avvertiamo l’esigenza di lanciare un appello a tutte le organizzazioni civiche e alle forze politiche riformiste e liberali dell’Umbria, al fine di condividere una comune idea di rilancio generale…


  • L’UOMO CHE LEGGE: VALORI COMUNI

    CONSIGLI DI LETTURA DAL DIRETTORE Sebastiano Maffettone si è dato un compito certamente molto impegnativo anche se, più volte e da parte di più autori, questo compito è stato svolto dando buoni risultati ed è questo il caso di “valori comuni” nuovamente in libreria. Sono trascorsi più di 35 anni dalla sua prima edizione. Il…


  • CIVISMO ED ECONOMIA SOCIALE :CITTADINO AL CENTRO

    Il cittadino è al centro del civismo e del senso civico.  Il civismo ha in se’ molto valore di efficacia e molte valorialità che integrano il senso e l’ operatività. Esso  sviluppa impatto ambientale,sociale e di partecipazione  sul sistema territorio di riferimento cioè la comunità,in logica sussidiaria e strutturale per il bene collettivo e per…


  • CIVISMO COME ACCESSIBILITA’ anche TURISTICA

    CIVISMO COME ACCESSIBILITA’ anche TURISTICA

    L’ accessibilità si coniuga con la geometria dei luoghi e della loro praticabilità; è specchio della ricerca di un equilibrio anche politicamente ordinato e regolato. Nella Politica (IV sec.a.C), Aristotele dedica una lunga sezione a Ippodamo di Mileto, architetto, urbanista, ideatore della pianta ortogonale di molte città greche. L’impianto ippodameo è riconoscibile nell’ordinata struttura a scacchiera, in cui…


  • LA SCELTA PER GLI STATI UNITI D’EUROPA: OGGI PER L’EUROPA, DOMANI PER L’ITALIA

    Noi che facciamo politica civica nelle comunità locali e nei territori viviamo in modo lacerante la crisi del sistema politico che non sa guardare oltre la giornata, ciò che ormai sfugge alla parte maggioritaria del ceto politico. Noi nasciamo come nuovo soggetto che vuole cambiare la politica schiacciata su false coalizioni, una rete di liste…