CRASH BUG

Abbiamo detto e scritto fino allo sfinimento che il digitale ha cambiato le nostre vite e il mondo nel quale viviamo. Sappiamo che la rete oggi fa parte del nostro quotidiano, di tutto il nostro quotidiano. E forse siamo addirittura oltre la fase di transizione, vista la velocità con cui la tecnologia crea nuovi scenari. Sicuramente siamo davanti ad un mondo che ha un bisogno urgente di regole e ad una società che chiede a gran voce protezione e controllo.

La velocità con cui procede la tecnologia sembra insostenibile per in nostri processi democratici, che essendo appunto democratici devono occuparsi di dare un senso e una direzione all’innovazione tecnologica. Con buona pace di chi pensa che la politica e lo stato sia un retaggio del XX secolo.

Il 19 Luglio 2024 è stato un venerdì nero globale, un CRASH dovuto ad un bug di sistema che si è propagato come un virus e ha bloccato i trasporti, gli scambi e le connessioni. Si sono scatenati i complottisti che ci hanno visto l’inizio di una terza guerra mondiale, o un attacco informatico lanciato dalle élite globali per una nuova strategia dell tensione. O ancora una dimostrazione di forza delle nuove mafie sempre più attratte dal valore del dato e dalla vulnerabilità dei sistemi di archiviazione.

In realtà dietro il collasso di venerdì piu che un complotto c’è un problema nei sistemi operativi Windows di Microsoft, causato da un aggiornamento di un programma per la sicurezza informatica gestito e fornito da CrowdStrike. A detta egli esperti un classico “effetto farfalla”, in cui sistemi informatici diversi ma interdipendenti vanno in conflitto se l’aggiornamento di uno di questi è incompatibile con l’altro che gli è interconnesso. È il caso degli antivirus o dei sistemi di cybersecurity. L’esito è quello che abbiamo visto.

Probabile che i prossimi conflitti saranno anche “guerre” cibernetiche, ma per ora siamo di fronte ad un bug, che ha fatto saltare internet in tutto il mondo e che ha mostrato chiaramente la vulnerabilità di una rete la cui capacità di connessione è allo stesso tempo il motivo della sua forza e della sua debolezza.

Se mai ce ne fosse stato bisogno abbiamo avuto la dimostrazione del potenziale dell’AI che crea il futuro. Le innovazioni della scienza e della tecnologia, in particola quella dell’Intelligenza Artificiale e del digitale hanno caratteristiche molto diverse da quelle che in passato hanno segnato le grandi trasformazioni economiche e sociali. Il digitale consente di ricombinare i diversi progressi nella scienza tra di loro creando scenari nuovi con ritmo e velocità per noi inediti. Tanto nel merito quanto negli effetti, collaterali e non. Un esempio tra i tanti è il progresso della robotica sostenuto dalla IA generativa, o quello dell’elaborazione delle immagini nella creazione di ambienti in realta aumentata. Oppure ancora la ricombinazione delle scoperte in biotecnologia con l’aumentata capacita di calcolo dei supercomputer.

Tra questi effetti forse quello che forse dovrebbe preoccuparci di più è che la nostra realtà cambia molto più velocemente di quanto noi oggi riusciamo a gestire, con nuove regole e nuovi paradigmi, adeguati allo scenario che si va creando.

Difficilmente l’integrazione dell’AI nelle nostre vite si arresterà, perché i vantaggi sono straordinari ed evidenti negli ambiti più diversi, dalla produttività alla salute, dallo studio all’entertainment.

Ci sarà bisogno di regolamentazione, visto il potenziale elevatissimo degli strumenti, e servirebbe tempo per comprendere cosa sta accadendo.

Gli effetti della transizione sui nuovi posti di lavoro, sulle nuove forme di educazione e di formazione, sui modelli di consumo o di attribuzione del valore, o sui nuovi modelli scolastici richiedono nuove legislazioni, che sono saranno sempre più necessarie e improrogabili proprio perché sempre in ritardo rispetto al cambiamento globale che ci circonda.

Il cloud e il tema delle infrastrutture informatiche è una delle questioni piu urgenti negli scenari che si vanno definendo. Il controllo del cloud in particolare è destinato ad essere decisivo nel ridisegnare la geopolitica mondiale almeno quanto l’accesso alle materie prime e alla tecnologia.

Il CRASH di venerdì 19 ha mostrato come tutto quello che facciamo è oggi collegato e connesso, da qui la vulnerabilità del sistemi. Ha mostrato anche quanto stia aumentando il numero di dati che vengono prodotti scambiati ed archiviati, dati che hanno valore proprio perché possono essere scambiabili e archiviabili.

Il cloud e il digitale è anche chilometri di tubi e cavi, server e sistemi di refrigerazione, tecnologie per il Wifi e device sempre piu sofisticati. Infrastrutture e tecnologie insomma, il vero terreno su cui si gioca una partita decisiva per la geopolitica dei prossimi anni nel mondo