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Dal G7 al Vertice in Svizzera, la pace in Ucraina non è più vicina, di Giampiero Gramaglia

Commentando i due incontri internazionali di metà giugno, Giampiero Gramaglia osserva sin dal titolo che “Dal G7 al Vertice in Svizzera, la pace in Ucraina non è più vicina”: “Le consultazioni al G7 e il paradossale Vertice della Pace in Svizzera, assenti il Paese con cui si deve fare la pace, cioè la Russia, neppure invitata, e praticamente tutti quelli che non la pensano come l’Occidente, a cominciare dalla Cina, producono, di nuovo, solo una raffica di sanzioni contro Mosca e chi sta con Mosca, a partire dall’utilizzo degli extra-profitti derivanti dai beni russi sequestrati: una proposta americana, che gli europei accettano un po’ ‘obtorto collo’, temendone contraccolpi”. Eppure il Consigliere Federale svizzero, ovvero il ministro degli Esteri Ignazio Cassis è straordinariamente ottimista… Berna è disponibile a ospitarlo, ma tutto dipende dal lavoro che sarà fatto nei gruppi che sono stati formati e, più sostanzialmente, dall’evoluzione dei rapporti di forza sul terreno e dagli sviluppi politico-diplomatici. La Svizzera è pure pronta ad accogliere il presidente russo Vladimir Putin, su cui pende un mandato di cattura internazionale della Corte di Giustizia dell’Onu” garantendogli in qualche modo un salvacondotto. Analizzando l’unica notizia vera ovvero il patto di sicurezza firmato da Biden e Zelens’kyj che “impegna gli Stati Uniti a continuare ad addestrare per i prossimi dieci anni le forze armate ucraine; ad approfondire la cooperazione nella produzione di armi e di equipaggiamenti militari; e a proseguire la fornitura di assistenza militare e informazioni d’intelligence”, Gramaglia si chiede se esso costituisca “un ulteriore elemento di frizione con la Russia” o se invece possa “rivelarsi utile a ridurre le tensioni con Mosca: il patto, infatti – chiarisce l’ex direttore dell’Ansa – potrebbe rivelarsi un’alternativa all’adesione dell’Ucraina alla Nato, essendole già garantita la copertura americana”. Traendo una conclusione dai due incontri Gramaglia osserva come “Il sostegno dell’Occidente all’Ucraina resta, nonostante gli scossoni politici” ironizzando peraltro nel riprendere gli analisti della CNN e di secondo i quali Il G7 di Borgo Egnazia avrebbe prodotto zero decisioni fra “Sei anatre zoppe e Giorgia Meloni”.

  1.  Scritto il 17 giugno 2024 per The Watcher Post. Cf. https://www.giampierogramaglia.eu/2024/06/17/ucraina-g7-vertice-pace/. ↩︎

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