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Affetto notte

Riflessioni sulle ombre di Acca Larenzia 

Roberto Cresti in un elzeviro per Democrazia futura “Affetto notte”, esaminando il retroterra storico-culturale, ma anche psicologico e morale, degli eredi dei seguaci della Repubblica Sociale Italiana, propone a freddo alcune “Riflessioni sulle ombre di Acca Larenzia”.  Secondo Cresti “[…] il passato è trascorso ma non è passato. Si perpetua anzi in una memoria profonda che non ha più bisogno di forme marziali perché è tutto nel divenire della vita, che è sempre al di là del bene e del male. In questi tempi difficili dobbiamo ritrovare la nostra identità: la parola, la politica, il dialogo con la nostra storia, eliminando i vicoli ciechi che essa ha avuto e ritrovando in tutte le ideologie le potenzialità che avevano e che hanno perduto per debolezze umane davvero «troppo umane». In questa «notte del mondo» dovremmo prenderci il rischio di sostituire un avvenire senza futuro a un futuro senza avvenire. 

Chi darà il «dietro frunt» ai vivi e ai morti di Acca Larenzia avrà mostrato – conclude lo storico dell’arte – un grande coraggio e un vero ‘amor di patria‘”. 

  1.  Latte nero dell’alba ↩︎

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