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Doppio sogno georgiano, di Giulio Ferlazzo Ciano

Le incognite che pesano sull’inclusione della Georgia nell’Unione europea

Giulio Ferlazzo Ciano, prendendo spunto dai recenti scontri a Tbilisi contro la Legge sulla Trasparenza e l’Influenza straniera, descrive “Le incognite che pesano sull’inclusione della Georgia nell’Unione europee” che sono numerose e di varia natura, ovvero politiche, storiche, geografiche e culturali. Descritta come “Un Paese pedina del “grande gioco” in Transcaucasia” La Georgia – secondo Giulio Ferlazzo Ciano è “Un Paese non particolarmente favorito dalla posizione geografica, che tuttavia può vantare un’identità nazionale radicata nella storia da più di due millenni e un idioma che (caso più unico che raro) appartiene a una famiglia di lingue autoctone, cartveliche, non imparentate con le lingue indo-europee e nemmeno con quelle uralo-altaiche parlate nei Paesi e nelle regioni confinanti. La Georgia è quindi una specie di isola linguistica e culturale confinata tra alte catene montuose e con un breve affaccio sul Mar Nero, il Ponto Eusino degli antichi greci, attraversato a suo tempo dalla leggendaria imbarcazione degli argonauti alla ricerca del Vello d’oro, che secondo il mito si sarebbe trovato proprio nella Colchide, uno dei due regni (l’altro era l’Iberia) antenati dell’attuale Stato georgiano. E anche questo, a rievocarlo, appare come un mito alimentato dai sogni di una società antica in cui, facendo perno sulla Grecia, la Colchide appariva come una terra ai confini del mondo allora conosciuto. La Georgia è in effetti senz’altro una terra di confine – aggiunge l’autore – e insieme una zona di attrito dove da sempre si confrontano potenze mondiali e regionali per l’egemonia e l’attuale condizione di crisi che sta vivendo il Paese si inscrive proprio in un simile contesto”. Nel prosieguo dell’articolo Ferlazzo Ciano misura le “Dimensioni della debolezza georgiana” prima di analizzare il “Sogno di un allargamento dell’Unione europea nel continente asiatico” chiedendosi se esso in fin dei conti non sia in realtà “forse sogno di una Renovatio imperii?”. Qualunque esso sia, per l’autore una cosa è certa: salvo sorprese “Il destino della Georgia si compirà ad ottobre 2024” in occasione delle elezioni legislative.

  1.  Giorgio Comai, Georgia: perché la legge sugli “agenti stranieri” ora?, in “Osservatorio Balcani e Caucaso”, 16 maggio 2024; https://www.balcanicaucaso.org/aree/Georgia/Georgia-perche-la-legge-sugli-agenti-stranieri-ora-231448 ↩︎

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