Felice Carlo Besostri è un avvocato e politico italiano, senatore per i Democratici di Sinistra dal 1996 al 2001; è noto per vari ricorsi contro alcune leggi elettorali, in particolare per i ricorsi che hanno condotto all’abrogazione parziale del Porcellum e dell’Italicum.
Dal 1983 al 1988 ha ricoperto l’incarico di sindaco del comune di Borgo San Giovanni per il Partito Socialista Italiano (PSI).
Col il tramonto del PSI nel 1994, aderisce alla Federazione Laburista di Valdo Spini, con cui alle elezioni politiche del 1996 viene candidato al Senato della Repubblica per L’Ulivo nel collegio di Milano 3, in cui ottiene il 35,4% contro il 46,5% di Riccardo De Corato del Polo per le Libertà, ma viene comunque eletto nelle liste proporzionali.
Nella XIII legislatura è stato componente della Giunta per gli affari delle Comunità Europee, oltre che capogruppo dei Democratici di Sinistra nella 1ª Commissione Affari Costituzionali del Senato, dove ha fatto da relatore di maggioranza al Senato della L. 482/99, legge quadro che ha dato attuazione all’art. 6 della Costituzione italiana, in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche.
I SUOI CONTRIBUTI
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OSSERVAZIONI SUL DDL DI RIFORMA COSTITUZIONALE
La divisione dei poteri è inesistente e soprattutto è espropriato il potere del popolo, cui appartiene la sovranità, quindi dovrebbe essere il potere supremo, da quale tutti gli altri derivano, e che è esercitato, in una democrazia rappresentativa, come corpo elettorale nella scelta delle assemblee rappresentative nello Stato e nei Comuni, Province, Città Metropolitane e…
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LA COSTITUZIONE TRADITA DALLA LEGGE ELETTORALE
La legge elettorale vigente è la terza legge elettorale incostituzionale da quando si è abbandonata la proporzionale in seguito all’indiscutibile successo dei referendum promossi dall’ on. Mariotto Segni e dal suo Movimento per la Riforma Elettorale nel 1991 (Sì 95,57%, No 4,43%, con un’affluenza del 62,50%) e soprattutto del 1993 ( Sì 82,74%, No 17,26%,…
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OGGI IN SPAGNA DOMANI IN ITALIA
Si attribuisce a Slavoj Žižek la battuta che c’è il rischio che finisca prima l’umanità del capitalismo, ma il legame tra il futuro dell’umanità e l’ordinamento economico e sociale esiste, anche se anticapitalismo.
