FRANCESCA SCHIESARI E GIAMPAOLO SODANO
Se si cerca su Google la parola “filosofo” e ci si addentra nella sezione Immagini, se ne presenteranno all’utente prevalentemente di due categorie: in primo luogo, appariranno immagini di uomini barbuti in chitone provenienti direttamente dalla Grecia classica (i filosofi per eccellenza e tradizione); sporadicamente qualche filosofo dell’epoca moderna, ritratto seduto nel proprio studio in atteggiamento contemplativo e pensieroso.
L’immagine del filosofo che quindi la rete ci propone, e in senso più ampio quella che la nostra società sembra intuitivamente condividere, rimanda a una precisa idea di filosofo: quella dell’Atene del V a.C. circa. Questa immagine, seppur veritiera, è piuttosto parziale. Se spostiamo il nostro sguardo dallo schermo del computer e lo rivolgiamo fuori dalla nostra finestra, ci accorgeremo che di uomini barbuti in abiti drappeggiati, oggi, non se ne vedono molti. Che aspetto ha e che cosa fa quindi un filosofo, o più modestamente, chi si occupa di filosofia nel XXI secolo?
Una risposta univoca a questa domanda, come a molte di quelle che i filosofi stessi si pongono, ovviamente non c’è: basti al momento sapere, però, che l’aspetto dei filosofi di oggi è molto più modesto e meno austero di quello dei filosofi di una volta, molto più vario e variopinto. Ci sono filosofi più o meno conosciuti, coinvolti nel dibattito politico e culturale del proprio paese, come ci sono professori di filosofia dai volti sconosciuti ma altrettanto assorti nei loro pensieri e nei loro studi, esattamente come quelli di Google. E poi, in questo mare di studiosi e appassionati, ci siamo anche noi ragazze e ragazzi di Melainsana.
Chi siamo e che cosa facciamo? Melainsana è un collettivo di giovani studenti e studentesse dell’università che prima di tutto pensano. Pensano non solo a proposito di argomenti di carattere filosofico, ma anche sociale, attuale: tutto ciò che stimola il nostro interesse è accolto e rimuginato, in perfetta linea con i filosofi pensierosi e pensanti di Google.
I giovani di Melainsana sono poi anche grandi chiacchieroni: parlano. Parlano per informarsi, per confrontarsi orizzontalmente e trasversalmente su ciò che vogliono scoprire, approfondire o diffondere verso l’esterno. Vogliono quindi condividere ciò che insieme hanno pensato e prodotto.
I filosofi di Melainsana in ultima battuta, infatti, creano: scrivono articoli, registrano podcast, organizzano eventi dal vivo e dirette online di dibattito. Nel fare ciò i filosofi e le filosofe di Melainsana producono contenuti fruibili non solo dagli esperti in materia, ma da tutti coloro che nel proprio animo si sentono anch’essi meleinsane.
Senza la pretesa di fare da sola da baluardo invincibile alla crisi del pensiero e della riflessione, tanto dilagante quanto ignorata, Melainsana nasce non tanto da una vocazione, quanto da un bisogno: quello di dare voce a chi abbia voglia di confronto, di dialogo e crescita, ma non sappia dove farla sfociare o soddisfarla.
Ecco, dunque, la nostra piazza di confronto, in cui ciascuno è il benvenuto.
La piazza è un luogo di incontro, uno spazio. Lo abbiamo chiamato ilmondonuovo.club per comunicare fin dal titolo qual’è l’identità di questo luogo e il tema che lo domina “non sappiamo che cosa ci sta accadendo, ed è precisamente questo che ci sta accadendo” ha osservato Josè Ortega y Gasset. La miopia nel comprendere che siamo entrati in una fase di transizione in cui l’incertezza della strada da prendere ci porta a guardare indietro nella speranza di poter riguadagnare al più presto i lidi sicuri del passato. La nostra angoscia dipende da una crisi, la più grave e ineludibile, la crisi del pensiero.
Siamo nel cuore di una svolta epocale della nostra società e dobbiamo darci una bussola per orientarci verso una uscita di sicurezza, dobbiamo ricercare nella memoria le cause e le responsabilità dei mali del nostro presente, ma al tempo stesso coltivare il desiderio di uscirne. Abbiamo pensato, o sperato, che la condizione attuale facesse nascere un progetto di cambiamento della rotta, ma ormai abbiamo capito che le cose non stanno così: la fase di transizione sta generando una regressione della coscienza civile.
L’obiettivo di un continuo sviluppo, che abbiamo perseguito sempre come necessità e urgenza della nostra società, ci regala certamente un miglioramento del livello di vita, ma allo stesso tempo un abbassamento della sua qualità.
Queste sono le ragioni per cui, i ragazzi dello zoo di filosofia di Melainsana e gli scrittori del mondonuovo.club, hanno voluto aprire in questo spazio digitale un rinnovato confronto delle idee. Veniamo da orizzonti diversi, e poco importa da quali esperienze, perché insieme potremmo ricercare, elaborare un nuovo pensiero, con la visione di un mondo nuovo.
SEGNALIAMO