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Futuri equilibri politici incerti nell’Unione europea, di Giampiero Gramaglia

Da ieri 6 giugno in Olanda sino a domenica 9 giugno con modalità orari e leggi diverse Paese per Paese 373 milioni di cittadini europei sono chiamati al voto per rinnovare il Parlamento europeo. Giampiero Gramaglia esamina sulla base dei sondaggi della vigilia alcune “Ipotesi sui futuri assetti del Parlamento europeo” e anche in base ai risultati delle urne, alcune “Ipotesi sui futuri assetti delle istituzioni europee” ovvero: “le nomine dei presidenti della Commissione europea – indicato dal Consiglio europeo, ma con l’investitura del Parlamento – e del Consiglio europeo – deciso dal Consiglio europeo -; la scelta del ‘capo della diplomazia europea’ e di tutti i commissari”. L’ex direttore dell’Ansa conclude l’articolo esaminando “L’impatto [esercitato dal voto] sui temi globali e sull’Unione della Difesa”.  “La campagna elettorale per le elezioni europee, come sempre condotta più a livello nazionale che europeo, s’è fatta sui temi della crescita e dell’occupazione, della solidarietà e della sicurezza, dell’ambiente e dell’immigrazione, delle necessarie riforme istituzionali per rendere l’Unione europea più efficiente e dell’allargamento ai Balcani occidentali e, in prospettiva, a Ucraina, Moldavia e, forse, Georgia. Ma il contesto internazionale, dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, al conflitto tra Israele e Hamas, ha avuto grosso peso, rilanciando, tra l’altro, l’obiettivo dell’Unione della DifesaMa che sia un tema non ancora maturo lo dimostra il fatto – rileva Politico.eu – che il nuovo posto di commissario alla difesa, di cui parla Ursula von der Leyen, non trova per il momento aspiranti qualificati: 

“L’incarico prestigioso che nessuno vuole”, scrive Politico.eu. “I grandi nomi preferiscono posti più concreti, perché i poteri militari dei 27 sono molto labili. Un conto è l’industria della difesa, per cui c’è un commissario all’industria; un conto è la politica della difesa, che presuppone – conclude Gramaglia – una politica estera e di sicurezza comune, che non c’è e, fin quando ci sarà il vincolo dell’unanimità, non ci sarà”.

  1.  Scritto per The Watcher Post 6 giugno 2024 Cf. https://www.giampierogramaglia.eu/2024/06/06/elezioni-europee-2024-futuri/. ↩︎

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