Il dibattito su ABC
Quindici/A Hermes Storie di geopolitica – Mondo
Giampiero Gramaglia
Giornalista,
co-fondatore di Democrazia futura, già corrispondente a Washington e a Bruxelles
Secondo Giampiero Gramaglia questa volta sono stati “Quasi concordi i commenti dei maggiori media degli Stati Uniti” sul dibattito televisivo tra l’ex presidente candidato alle presidenziali repubblicane Donald Trump e il vicepresidente candidato alle presidenziali democratiche Kamala Harris a Berkeley, in California. La vice presidente candidata democratica si sarebbe rivelata “all’attacco, capace di innervosire il suo rivale senza mai scomporsi”. Donald Trump al contrario sarebbe apparso “sulla difensiva, che col trascorrere dei minuti passa dall’ingrugnato all’irritato all’arrabbiato”.1
11 settembre 2024
Kamala Harris all’attacco, capace di innervosire il suo rivale senza mai scomporsi. Donald Trump sulla difensiva, che col trascorrere dei minuti passa dall’ingrugnato all’irritato all’arrabbiato. E questa una sintesi del dibattito in diretta televisiva sulla Abc tra i due candidati alla Casa Bianca. Quasi concordi i commenti dei maggiori media degli Stati Uniti.
Per gli analisti della Abc, Harris “è stata presidenziale”, più di Trump.
Un sondaggio della Cnn dice che il 63 per cento degli oltre 50 milioni di americani che hanno seguito il dibattito televisivo dà vincente Harris. Il presidente Joe Biden e l’ex presidente Barack Obama celebrano il successo di Kamala, mentre un sostenitore di The Donald come il senatore della South Carolina Lindsey Graham ammette “un disastro”, salvo poi correggere il tiro.
A pensare di avere vinto, è Trump: è stato – dice – il suo
“miglior dibattito presidenziale di sempre”
– era il settimo -; e accusa di faziosità i moderatori.
Harris, invece, dice di essersi divertita ed è pronta a un secondo round: e lo sfida
“Donald, tu lo sei?”.
Nelle ore successive, Trump con il suo vice James David Vance, e Harris, con il presidente Joe Biden, si recano tutti a New York, nell’anniversario dell’attacco all’America dell’11 Settembre 2001.
Il dibattito, forse determinante per il voto, non per la pace
Il dibattito risulterà forse determinante per l’esito delle elezioni del 5 novembre, ma di sicuro non incide sui conflitti in Medio Oriente e Ucraina: Harris e Trump hanno posizioni fortemente diverse e le hanno espresse. Il confronto ha però spostato almeno un voto pesante, quello di Taylor Swift, che, a microfoni spenti, pubblica un post su Instagram destinato ai suoi 283 milioni di followers:
“mi sono decisa uscire allo scoperto, appoggio Harris”.
La cantante, oggi la maggiore star dell’industria musicale, si autodefinisce “una gattara senza figli” e si mostra con in braccio un gatto: un riferimento alla polemica del vice di Trump James David Vance contro le donne che amano i gatti e non hanno figli. L’ex presidente è scivolato proprio sui gatti, riprendendo false affermazioni del suo vice sui migranti haitiani che
“rubano e mangiano i gatti della brava gente”
di Springfield, Ohio (da non confondere con la città dei Simpson, immaginaria). Lo scivolone induce il sito di destra Drudge Report a titolare ‘La fine’, sopra una foto di Trump con un gatto in braccio.
Per l’Associated Press, Harris ha sostenuto “un forte caso” contro Trump in un “teso dibattito”, che ha rivelato “visioni ampiamente diverse” sul futuro dell’America. Il termine “caso” è un riferimento al passato da PM della candidata democratica, che dall’ingresso sul palco ha subito preso l’iniziativa: è andata verso il rivale, gli ha dato la mano, si è presentata; poi ha preso posto dietro il suo podio; Trump è parso sorpreso: lui e Harris non si erano mai incontrati; e lui e Biden, il 27 giugno, nel primo dibattito televisivo, non si erano neppure scambiati un cenno di saluto.
Il dibattito, l’andamento
La vice di Biden ha una giacca nera con una spilla sul risvolto e una blusa bianca con grande fiocco. L’ex presidente è in giacca blu e camicia bianca, con cravatta rossa (il colore dei repubblicani). Lei parla spesso guardandolo, sorride e ride; lui non volta quasi mai il viso verso di lei.
Scandito con una certa energia dai due moderatori, David Muir e Lindsey Davis, il dibattito, che si svolge al National Consitution Center di Filadelfia, un tempio della democrazia americana, tocca vari temi: nell’ordine, economia, aborto, immigrazione, criminalità, 6 gennaio, elezioni truccate, Medio Oriente, Ucraina, Afghanistan, identità razziale, sanità, cambiamento climatico, conclusioni.
Punto per punto, non escono novità, ma, spesso, posizioni contrapposte: sull’Ucraina, Trump non dice di volere la vittoria di Kiev; sul 6 gennaio, difende gli insorti, la sommossa e le violenze furono
“colpa di Nancy Pelosi e del sindaco di Washington”;
sulle elezioni del 2020, ripete che furono truccate e che lui aveva vinto.
Il ritornello sui migranti è che
“11 milioni di criminali e spacciatori”
sono entrati negli Stati Uniti:
“In tutto il Mondo, la criminalità si abbassa e da noi si alza perché i delinquenti vengono tutti qui…”.
Sui fronti internazionali, Harris accusa Trump di andare a braccetto con i dittatori di mezzo mondo. Trump cita a suo sostegno il premier ungherese Viktor Orban e ripete che gli europei devono pagare quanto gli americani per la difesa dell’Ucraina; e dice che, di lui,
“Cina, Russia e Corea del Nord avevano paura”.
“Ma se vi scrivevate lettere d’amore con Kim”,
ribatte Harris;
“I dittatori non vedono l’ora che sia rieletto perché lo potranno manipolare”.
In almeno tre casi, Muir puntualizza affermazioni di Trump false: la storia dei gatti di Springfield, smentita dalle autorità locali; e che i democratici vorrebbero consentire l’aborto fino al nono mese “e fin dopo la nascita”; e i dati su migranti e criminalità. Il che suscita una critica della Fox, perché l’Abc fa le pulci “solo a Trump” – che, però, le spara oggettivamente grosse -.
Harris, come scrive il New York Times,
“mette Trump sulla difensiva e lo tiene lì” e “fa ogni sforzo per 90 minuti per pungerlo sul vivo”,
riuscendoci quando afferma che la gente lascia i suoi comizi annoiata, quando lo tratta da “criminale condannato” e quando cita comandanti militari che ricordano la sua presidenza come “una disgrazia”.
Trump, a ogni domanda, su ogni argomento, torna sulla questione dei migranti, il tallone d’Achille di Harris, e tende ad equiparare la vice a Biden. Lei a un certo punto lo avverte:
“Guarda che sono io la tua rivale, non Biden… Io non sono né Biden, né Trump: rappresento una nuova generazione di leader… Voltiamo pagina…”.
Nella dichiarazione conclusiva, Harris lancia un messaggio di speranza: dice di
“guardare al futuro e non al passato come Trump”,
di volere avviare “un nuovo cammino” con una “visione inclusiva”, di puntare su “una economia delle opportunità” che investe nelle piccole imprese e nelle famiglie; e di volere difendere i diritti civili, a partire dall’aborto.
“Procuratrice, senatrice, vice-presidente, ho sempre avuto un solo cliente: il popolo [ricorda, impegnandosi ad essere] un presidente che pensa a voi e non mette al primo posto sé stesso”.
Trump, invece, mette sotto accusa l’operato dell’Amministrazione Biden e la definisce “ridicola”:
“E’ una negoziatrice terribile… E’ stata la peggiore vice di tutti i tempi e sarebbe il peggiore presidente di tutti i tempi…”.
E si mette all’occhiello la capacità di licenziare:
“Io ho licenziato quelli che lavorano male… Loro non licenziano nessuno…”.
I commenti della stampa
La Cnn dice che
“Harris morde Trump in un dibattito di contrasti”.
La Abc trova che Harris “mette alle corde” Trump e riesce a essere più espressiva. Per Politico, Harris colpisce Trump sull’aborto, le tasse e l’economia:
“Lo ha chiaramente punto sul vivo”.
Axios scrive:
“Harris attacca Trump in un combattuto dibattito” perché “confuso e pericoloso”.
Il Los Angeles Times ha un titolo più neutro, “Harris e Trump, testa a testa nella corsa a Usa 2024, si affrontano nel dibattito presidenziale”. Il Wall Street Journal è sulla stessa linea: “Trump e Harris si scambiano frecciate in un aspro dibattito” verso Usa 2024.
- Scritto l’11 settembre 2024 per The Watcher Post. Cf. https://www.giampierogramaglia.eu/2024/09/11/usa-2024-54-dibattito/. ↩︎
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