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I mali (europei) della Francia, di Salvatore Sechi

Un’analisi della situazione finanziaria in cui versa la Francia, caratterizzata dall’ingente mole del debito pubblico quella che Salvatore Sechi descrive nel suo articolo “I mali (europei) della Francia”, in questa settimana di trattative convulse alla ricerca di una nuova maggioranza in parlamento nel tentativo di formare un nuovo governo tenendo conto del risultato delle elezioni legislative e dei nuovi rapporti di forza fra sinistre, macroniani, destra moderata, e estrema destra. “Di qui crescenti squilibri del bilancio pubblico, ai quali non si è accompagnato un più elevato tassi di crescita in termini di Pil pro-capite. 

Tutto è stato sottaciuto e ignorato. Grazie all’alleanza con la Germania (il famoso asse franco-tedesco), Parigi ha potuto godere di un regime di impunità rispetto alle regole europee e alle pressioni degli investitori di mercato. Da essi è venuta l’inutile denuncia del mancato inasprimento delle procedure per condannare i deficit eccessivi di Parigi. A questo scopo è servita la “protezione” di Berlino”. 

  1. Rimando a l’enumerazione di Alberto Mattioli, “La sorpresa per i risultati elettorali e di chi pensa che la Francia esista”, Il Foglio, 11 luglio 2024, p. 3. ↩︎
  2.  Marco Fortis, La Francia è il vero malato d’Europa, Il Sole 24 Ore, 10 luglio 2024 ↩︎

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