IL RINOCERONTE
IL 2023 è stato l’anno della Intelligenza Artificiale di massa e della guerra di Gaza. È stato anche l’anno più caldo di sempre.
Del 2024 sappiamo quasi certamente che sarà ancora più caldo e torrido. Per il resto anche i grandi esperti dei trend e della futurologia non sembrano avere le idee chiare.
AI, Impatto sociale, Smart working, la politica: i trend del 2024
Secondo i guru del marketing sarà l’anno della Intelligenza artificiale, quello del climate change, delle aziende che spingono sull’impatto sociale e sulla responsabilità d’impresa. Sarà l’anno nel quale cambierà definitivamente il modo di lavorare e di consumare, più smart working più consumi consapevoli per tutti (cioè tutti quelli che possono permetterselo).
Secondo i politologi sarà l’anno delle scelte: in effetti si vota in Europa e negli USA, e molte delle tensioni geopolitiche nel mondo potrebbero trovare soluzione.
Oppure potrebbe essere l’anno in cui l’evoluzione del digitale potrebbe scrivere una pagina successiva e importante della metamorfosi che sta avvenendo dopo anni di transizione.
La legge sulla AI in Europa è un primo passo ed un segnale di quanto sia urgente scrivere le leggi che regolano l’uso della tecnologia, scelte che oggi sono politiche per forza.
Mondi Nuovi, transizioni e metamorfosi
Il tanto parlare di paradigmi nuovi, di mondi nuovi, di modi di pensare e dare valore alle cose nuovi è il sintomo, il più evidente, del fatto che siamo nel pieno di una fase di passaggio e che soprattutto ci serve un idea di futuro.
Potrebbe essere quindi che la AI e le elezioni facciano tornare prepotentemente d’attualità la politica, dopo 30 anni di declino non solo da noi, ma ovunque nel mondo.
Il futuro però si costruisce sapendo che la storia non è affatto finita e che è arrivato il momento di uscire definitivamente dalla logica del pensiero debole.
L’ultimo lavoro di un grandissimo del pensiero del 900 Ulrick Beck, quello della “Società del Rischio”, si intitola “La Metamorfosi”, una sorta di testamento e di manifesto su come superare il secolo breve e voltare pagina, entrando nel XXI secolo senza rimanere schiacciati sul presente.
Il ritorno dello stato e della politica
Per sopravvivere alla società del rischio, che è liquida per forza visto il grado di complessità dei fenomeni, tutti, nessuno escluso, serve anzi un pensiero autorevole, ed una postura che non sia autoritaria o muscolare. Ma come abbiamo scritto più volte serve la politica. O meglio questo mondo nuovo, complesso e complicato, oggi non può più fare a meno della politica. Il 2024 potrebbe essere un anno importante da questo punto di vista. Più che un trend è un auspicio.
Lo stato serve, possiamo discutere su che tipo di stato serve, ma serve.
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Per sopravvivere alla società del rischio, che è liquida per forza visto il grado di complessità dei fenomeni, tutti, nessuno escluso, serve anzi un pensiero autorevole, ed una postura che non sia autoritaria o muscolare.
Commenti
Una risposta a “IL 2024 È L’ANNO DELLA POLITICA”
Tutto molto nteressante, come è ormai consuetudine di questa iniziativa. Tuttavia leggo molte critiche sullo stato presente, ma mi piacerebbe, per completezza, di leggere qualche proposta, anche timida, di cambiamento.