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Il bastone di Sinwar

Michele Mezza prendo spunto dall’attualità medio-orientale ribadisce che “Il mezzo è il messaggio: con la registrazione mediante un drone della morte del capo di Hamas, si mostra cosa significhi quella connettività in cui tutti siamo presi”- 
“Il bastone di Sinwar” è l’ “Emblema della guerra della connettività mobile” – precisa nell’occhiello -. 
Quel bastone che un ormai rassegnato, ma pur sempre rabbioso, Yahya Sinwar, agitava contro l’immancabile drone che sadicamente lo riprendeva mentre moriva – nel pomeriggio del 17 ottobre, nel sud della martoriata striscia di Gaza, a poco più di un anno dal tremendo massacro di civili israeliani del 7 ottobre 2023, di cui fu la mente e l’esecutore – rimarrà come emblema della nuova mobilwar, la guerra della connettività mobile. Rappresenterà il nuovo codice semiologico del potere, che parla permanentemente sempre di sé stesso.

Il capo di Hamas, il movimento terrorista installato proprio nella striscia del territorio palestinese occupato da Israele, appare, nel filmato diffuso on line, accovacciato fra le macerie di un caseggiato bombardato, accerchiato da un reparto di reclute delle forze di Tel Aviv. Sta vivendo gli ultimi istanti della sua vita, e si trova faccia a faccia con quell’oggetto volante che lo aveva localizzato e contro cui non ha altro da scagliare se non un bastone, reinterpretando così la leggenda di Davide e Golia. Un gesto che è proprio la plastica rappresentazione di quanto sta accadendo in quella parte di mondo, e anche, più in generale, di come siano mutate le categorie fondamentali sia della guerra sia della pace”.

  1.  Scritto per Terzogiornale.it, 21 ottobre 2024. Cfr. https://www.terzogiornale.it/2024/10/21/il-bastone-di-sinwar/ ↩︎

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