IL MONDO NUOVO PRESENTA L’ULTIMO LIBRO DI CLAUDIO MARTELLI

A me tocca il compito di dirvi perché Il Mondo Nuovo ha scelto di presentare questo libro di Claudio Martelli.

Il Mondo Nuovo è nato tre anni fa come magazine digitale a cui abbiamo voluto aggiungere una versione stampata e distribuita in edicola ogni tre mesi per dare maggiore concretezza all’impegno che avevamo assunto all’inizio del nostro percorso.

L’impegno è “la ricerca per trovare un senso, forse una speranza, una via d’uscita dal labirinto di paure, di minacce, di conflitti che è diventato il racconto del mondo”. 

Ma per attraversare questo, che Martelli chiama il grande tumulto – senza perdere l’orientamento nella ricerca di una via di uscita – abbiamo fatto un’operazione che abbiamo chiamato fare memoria e cioè – di fronte alla crisi del pensiero che ha investito l’Occidente – conservare le radici.

Perché la memoria è strettamente connessa alla costruzione del futuro. Storia e memoria sono oggi più che mai necessarie per comprendere il presente. Un presente difficile da indagare. Non solo tutto cambia sotto i nostri occhi, ma cambia ad una velocità che non avevamo mai conosciuto. E cambia tutto e tutto insieme: è il passaggio dall’economia industriale all’economia digitale. Siamo difronte e nel pieno di un cambiamento epocale. Siamo in una fase di transizione che non ha nulla a che vedere con quella che l’umanità ha vissuto oltre un secolo fa quando il mondo passò dall’economia agricola a quella industriale. E quindi non ci possono essere utili nè la dottrina marxista né quella liberale. Tanto meno l’attuale proposta populista di cui si alimentano i partiti sia di destra che di sinistra e ancor meno chi propone di tornare a come eravamo.

Oggi lo spartiacque passa tra chi difende il sistema democratico e chi guarda a regimi autoritari dentro e fuori il perimetro di quello che una volta si chiamava Occidente.

Dalle radici della nostra cultura, dal binomio liberal-socialista alle comuni radici cristiane emerge la consapevolezza di questo passaggio storico, e quindi è partendo dalle nostre radici, che possiamo cercare un pensiero diverso, un nuovo fondamento, come scrive Claudio Martelli nella introduzione del libro.

Il filosofo Edgar Morin, in un suo recente scritto, ha indicato la speranza coraggiosa della lotta iniziale, a condizione che si restaurino una concezione, una visione del mondo, un sapere articolato, un’etica, in definitiva una politica.

Questo è il comun denominatore che abbiamo trovato con il libro di Martelli ed allora abbiamo pensato che presentare questo libro fosse un’operazione utile, non soltanto a noi di Mondo Nuovo, ma a tutti voi e a quanti coltivano la speranza e l’impegno per un mondo migliore.

Abbiamo pensato che il modo migliore per dare la parola all’autore fosse quello di farci guidare da un noto giornalista di straordinaria esperienza come Fabio Martini e di realizzare un video della loro conversazione da pubblicare nel prossimo numero del Mondo Nuovo.

Il commento di Attilio Lupini, Segretario provinciale del CNA di Viterbo

Martedì 22 aprile c’è stata a Viterbo la presentazione del libro di Claudio Martelli “Il merito, il bisogno e il grande tumulto” che ricorda un intervento di questo esponente socialista ad un convegno del suo partito all’inizio degli anni Ottanta.

Si trattava di una conferenza programmatica alla vigilia delle elezioni politiche e, come al solito, ci si attendeva un intervento sulle cose da fare, l’elenco delle proposte da portare agli elettori. Le aspettative erano grandi, ma più grande fu la sorpresa quando al posto degli abusati e logori ismi Martelli propose una riflessione su parole concrete, di uso comune, come appunto i meriti e dei bisogni. Erano parole che evocavano condizioni sociali all’interno di un messaggio di cambiamento e la novità fu accolta da un generale consenso.

Malgrado siano passati più di 40 anni la riflessione proposta da Martelli e confermata in questo libro mantiene tutta la sua attualità: oggi come allora si cerca una via d’uscita dal “grande tumulto” che in diversi passaggi della nostra storia ha segnato la vita dei cittadini. Si tratta di una riflessione che ci riguarda da vicino se pensiamo a ciò che accade intorno a noi nel passaggio che viviamo dall’economia industriale a quella digitale. Si è aperta una fase di transizione che investe in particolare il mondo delle imprese: è questa la ragione per la quale la Confederazione Nazionale dell’Artigianato di Viterbo ha voluto promuovere la presentazione di questo libro.