LA BORSA CIVICA: il civismo azionario

Il Civismo ,essendo un ismo virtuoso, propone un modello di gestione della cosa pubblica,del bene comune e del bene collettivo offrendo un valore aggiunto a quella che è la prassi tradizionale ed autoreferenziale che spesso domina il contesto istituzionale.

Si creano  “luoghi civici”  ove  “luogo” è contesto di dinamismo,di rapporto fra offerta della filiera sussidiaria(ente pubblico,imprese profit e non profit) che deve soddisfare,cioè produrre beni e servizia favore della domanda dei cittadini .

Nella reciprocità dei diritti e doveri degli attori istituzionali e personali. 

In questo modo si esprime il senso civico attivo e passivo della popolazione.

Un valore aggiunto del civismo e’ la consapevolezza che senza una stretta connessione fra opportunita’   economico finanziarie e orientamento al servizio pubblico efficiente ed efficace  si rischierebbe di stare nella proposizione e non nell’attuazione. 

Per fare questo dobbiamo sdoganare il civismo economico-finanziario delle imprese sociali. La BORSA CIVICA o BORSA AD IMPATTO SOCIALE LOCALE  è una opzione possibile ed attuabile. 

Senza fare “amarcord” , ma come antecedente di processo,nel 2007 in Italia si presenta un progetto chiamato Faccia per Faccia, nato dalla collaborazione tra Terre di Mezzo, Avanzi SRI Research e l’Università Bocconi, con un gruppo di studenti e laureati del Master in Management delle imprese sociali presso la SDA e diretto dal sottoscritto.

Il progetto mira a facilitare l’incontro tra il mondo delle aziende profit , non profit e pubbliche per attuare politiche vincenti di CSR e sostenibilita’.

Oltre naturalmente allo scambio di competenze reciproche anche l’aumento decisivo di flussi di capitali verso un mondo sostenibile considerando l’ottica di CSR come remunerativa e sostenibile, diversa dalla logica della donazione a fondo perduto e della filantropia.Si preconizzo’  la BORSA DI IMPATTO SOCIALE che fu oggetto di tesi  e studi sugli asset anche internazionali  che svilupparono ulteriormente la fattibilità.

Oggi, 2024, nasce ,da queste considerazioni ,la proposta che si possano strutturare delle BORSE AD IMPATTO SOCIALE LOCALE. La proposta è stata realizzata  dal Comitato Promotore della Borsa dell’Impatto Sociale(2021), costituito  da  Torino Social Impact grazie al sostegno dei soggetti promotori Camera di commercio di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo e Banca d’Italia,università Bocconi,Cdp ed altri. 

Esse non vogliono frazionare il mercato borsistico,ma,in primis colgono l’impatto sociale delle imprese come valore che entra nella quotazione delle azioni.

Per la cronaca è stato piu’ volte sollecitato un  commitment con la BORSA ITALIANA-EURONEXT, ma invano.

Se si vuole uscire dalla pura e semplice mozione d’ intenti,dalla celebrazione e dalla superfetazione della sostenibilità delle imprese un punto di connessione è la valutazione d’impatto delle imprese(sociali)quotate e la sua integrazione nella quotazione-prezzo delle azioni.

Ad oggi c’è uno studio di fattibilità sulle modalità di costituzione di una BORSA AD IMPATTO SOCIALE LOCALE come infrastruttura e quale sarebbero i requisiti minimi, le caratteristiche da ricercare ,i soggetti gestori di essa.

Cioè si può fare!

La Borsa ad impatto sociale locale è la BORSA CIVICA. 

Il progetto non è un modo per essere originali,specificatamente visibili e per fare i “diversi”,ma è il modo di” valutare il valore aggiunto” economico-finanziario dell’impatto sostenibile di cui tutti esprimono l’esigenza,ma nessuno pratica la fattibilità.

Inoltre togliamo l’equivoco per cui una impresa che ha un rating ESG(Enviromental,Social,Governance)è uguale ad una impresa che ha un rating d’impatto.L’ESG è prodromico dell’impatto e quindi fase precedente.

Investimenti ad impatto e investimenti ESG sono conseguenti,ma diversi ed infatti esistono titoli che hanno un alto rating ESG ,ma non esprimono un impatto positivo e ci sono società che producono un importante impatto ambientale e sociale, ma non hanno un buon punteggio ESG.

Gli ESG misurano i modi di gestire i rischi e le opportunità extrafinanziarie, mentre gli impatti misurano gli effetti generati sugli stakeholders.

L’impact investing(coniato dalla fondazione Rockfeller)è caratterizzato dalla intenzionalità,dalla misurabilità,dall’addizionalità e dal livello di sussidiarietà agìta a favore del sistema.

Ci possono essere investimenti “impact first”(impatto positivo sociale prevale sul rendimento) e” financial first” (ove il rendimento risk.adjusted prevale ).

Ora,ripetiamo, è tempo che questa impostazione sia valutata nel prezzo delle azioni in ambito delle quotate.Altrimenti siamo nel campo dell’esornazione.

Poiché,a tutt’oggi,BORSA ITALIANA EURONEXT “non ha interesse,né disponibilità a creare mercati e o segmenti dedicati alle imprese ad impatto sociale”(questa la risposta ricevuta :comprensibile?riduttiva?un po’ opportunista?),si è cercata una alternativa civica della BORSA AD IMPATTO SOCIALE LOCALE.

L’ipotesi realistica è che ci sia un mercato borsistico multicanale- multilaterale di negoziazione che sarebbe quindi dedicato unicamente alle imprese ad impatto sociale e avrebbe appunto un’architettura centralizzata intesa come un soggetto che possa avere le caratteristiche per essere autorizzata per la gestione di un mercato di questo tipo quindi di un MTF – Multilateral Trading Facilities

Ci sono  piattaforme di negoziazione gestite da imprese di investimento, banche e gestori dei mercati regolamentati, alternativi ai tradizionali mercati regolamentati – Borsa Italiana – e sono autorizzati dalla Consob e regolamentati dall’ESMA(Autorità europea degli strumenti finanziari e deimercati).

Esse trattano titoli già quotati in altri sistemi regolamentati e non possono decretare l’ammissione di nuovi strumenti finanziari che non siano già presenti nei mercati regolamentati.

Questo significa che gli MTF non hanno la funzione dell’asta, per cui un nuovo strumento finanziario non può accedere al mercato tramite uno di questi, ma solamente tramite la Borsa Italiana in Italia o istituzioni equivalenti nei mercati esteri.

La prerogativa dei mercati MTF è quella di essere una valida alternativa ad altri mercati per quanto riguarda l’operatività ed in particolare, aumentando la concorrenza, aumenta di conseguenza anche l’efficienza dei mercati stessi.

In questo senso è approfondito nel modulo dedicato alla Mifid il concetto di best execution, con la quale bisogna garantire sempre il miglior prezzo nelle contrattazioni(Conformemente alla Direttiva MiFID II, gli intermediari che eseguono ordini su strumenti finanziari per conto della propria clientela devono intraprendere le azioni necessarie per ottenere il migliore risultato possibile (c.d. Best Execution).)

 Questo è possibile mediante il confronto tra più piattaforme, di conseguenza gli MTF sono di grande importanza perchè aumentano la trasparenza dei mercati finanziari.

Uno dei principali MTF è l’EuroTlx riconducibile alla Borsa Italiana per il 70% ed altri azionisti tra cui Unicredit 15% e Banca IMI 15% dove sono scambiati i più importanti volumi di contrattazioni per quanto riguarda le obbligazioni.

L’obiettivo dell’Unione Europea con l’introduzione degli MTF è quello di una maggiore concorrenza nell’offerta di piattaforme regolamentate per gli scambi degli strumenti finanziari e una maggiore trasparenza per quanto riguarda la Best Execution.

Al dilà dei tecnicismi questa  provocazione intellettuale si è anche concretizzata in 8 simulazioni di accesso alla BORSA ITALIANA compilando e rispondendo al manuale di accettazione nonché aggiungendo una parte relativa alla valutazioine dell’impatto.

Essa ha dimostrato che cosa succedeva e,strada facendo, si è provato ad usare l’espressione borsa valori- mercato regolato  non guardando all’esistente come limite,ma come punto di partenza ed evoluzione.

Oggi è necessario che il mondo finanziario  accolga la Borsa ad impatto sociale locale intesa come  BORSA CIVICA non tanto come strumento per il valore sociale a “briglia sciolta” ma per il valore sociale- sostenibilità (si veda Tassonomia europea,EFRAG,CSRD ecc)che diventa valore quantificato integrando l’economico-finanziario e il sociale(ESG).


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