Ognuno di noi ha il suo Dio a cui rivolgersi, le entità spirituali a cui affidiamo i nostri giorni. In questo tempo così cupo ho scritto una supplica come dono anche per voi a cui voglio bene perché torni primavera. Spero la gradiate al di là del credere o meno in qualcosa e che non offenda le vostre sensibilità.
“Rivolgi ancora il tuo sguardo
verso di noi sferzati dal vento angoscioso
che spira dalla linea del crepuscolo,
barcolla ogni cosa anche la luce
nella penombra di questo mondo avvolto nella nebbia,
un tragico ballo dove ognuno nasconde
il suo volto nella menzogna a cui china la testa,
rivolgi a noi il tuo sguardo e salvaci
da questo male recente
che affonda radici nell’anima dei giorni,
leva il tuo sguardo sulle pallide morti,
sugli incendi del mondo,
sulle grida di bimbi che raggiungono i vividi cieli
dove cerchiamo riparo dall’angoscia che grava sul petto.
Tuoi sono l’azzurra notte e il firmamento,
il sussurrio del vento, la luna e le stelle,
tuo il mistero luminoso intagliato nella storia
che come legno di quercia oltrepassa il tempo e le stagioni,
prolisse promesse smarrite in contrade,
la folla che grida,
la tua carezza sui nostri cuori nella morbida ombra della sera,
destaci all’alba senza lacrime sulla via,
inebriaci di speranza e di luna,
avvolgi di stoppie il delirio e lascia che bruci coi suoi poveri stracci,
questa rigida terra che accoglie declivi
dove il pianto pigro respira,
dove non è più primavera sulle cime dei boschi arsi dal sole che divampa
anche nei brandelli serali,
sul riflesso dei giorni afflitti da orizzonti
dove la morte spunta come i venti e la brezza.
Svela il segreto e lo scopo
qual e’ il senso prezioso di questa vita grinzosa che spaventa finanche la civetta,
le impudiche fattezze dell’ebrieta’ funesta,
lascia che il tuo sguardo ci inebri
come i narcisi nella acerba primavera,
che la luce dell’alba conduca una brezza leggera
che dai campi a maggese soffi in attesa di raccolti,
soave ci culla il pensiero delle tue mani tese su noi,
delle tue lievi dita sulle piaghe dell”avidità ,
conduci il tuo volto nelle città rosse di sangue sparso su fabbriche e pietre
che inonda le albe e i tramonti con grida di bimbi
nati dall’odio nel rimbombo dei bronzi di campane
che si stende sulla volta del cielo e le generazioni.”
SEGNALIAMO
-
IL MERITO, IL BISOGNO E IL GRANDE TUMULTO
Claudio Martelli Nel 1982, alla conferenza di Rimini dell’allora Partito socialista italiano, Claudio Martelli tenne un discorso divenuto celebre, sul lavoro, sulla scuola, sul ruolo della politica in un paese moderno. In quell’occasione Martelli coniò una formula semplice e destinata a grande fortuna: “Il merito e il bisogno”. A Rimini suscitò commozione l’aver fatto emergere…
-
LA PESANTEZZA DEL TEMPO
di Dalisca Re Lear di William Shakespeare regia di Gabriele Lavia produzione Teatro di Roma- Teatro Nazionale, Effimera srl, LAC-Lugano Arte e Cultura Tutto come copione: abiti-mantelli molto pesanti, all’inizio dorati con accessori degni di un Re poi, man mano sempre più spogliati dei loro simboli regali fino ad arrivare ad un saio quasi lercio…
-
ANDREA PAZIENZA- IL GIOVANE FAVOLOSO
di Michele Trecca Faccia a faccia – incontri, letture, miti letterari Narrativa e arte degli anni Ottanta Non ci siamo mai incontrati, ma sarebbe potuto accadere. Tante volte. Eravamo coetanei e vivevamo in due città vicine. Tu a San Severo, io a Foggia. Non ci siamo mai incontrati, ma io ti ho conosciuto perché di…
-
L’IRRESISTIBILE ASCESA DEL NEOLIBERISMO PROGRESSISTA
di Francesco Monico “Diffidate dei cosmopoliti che vanno a cercare lontano nei loro libri i doveri che trascurano di svolgere nel proprio ambiente. Come quel filosofo che ama i Tartari, per esser dispensato dell’amare i vicini”. La critica di Rousseau ai cosmopoliti trova un parallelismo nella celebrazione del globalismo e del neoliberismo. Questi esaltano valori…
-
OGGETTIVAMENTE FASCISTA
di Beppe Attene Si tratta di una espressione che venne diffusa intensamente nella seconda metà dei tempestosi anni ’60. Era una fase di grande transizione, o almeno tale appariva. I primi governi di centro sinistra che avevano visto i socialisti al governo insieme ai democristiani, i grandi rinnovi contrattuali che dal ’63 al ’69 segnarono …
-
NASCE LA PIATTAFORMA DI MONDO NUOVO
Viviamo cambiamenti epocali che producono trasformazioni profonde in ogni campo della vita umana e impongono la ricerca di nuove soluzioni, nuove forme e nuovi orizzonti per il fare dell’uomo. I limiti delle ricette liberiste di trovare un equilibrio tra il vecchio capitalismo industriale e quello finanziario hanno determinato la rottura del 2008 che lungo quindici…
-
ARRIVA IL GELO: ZUPPA NUMERO 3
PASTA E FAGLIOLI INGREDIENTI PREPARAZIONE Ricetta di Fabrizia Cusani • 200 g di ditalini o lumachine • 400 g di fagioli • 200 g di cotiche di maiale lessate • prosciutto crudo • pomodori pelati • 2 spicchi di aglio • 1 cipolla • 1 patata • 1 carota • 1 costa di sedano •…
-
CIAO, RUDI
-
ARRIVA IL GELO: ZUPPA NUMERO 2
Zuppa di lenticchie INGREDIENTI PREPARAZIONE • 400 g di lenticchie di Onano • 100 g di guanciale di maiale • 2 o 3 pomodori pelati • 1 cipolla • 1 carota • 1 costa di sedano • prezzemolo • pane casereccio • brodo vegetale • olio extravergine di oliva Olivello • sale 1. Mettete a…
-
QUANDO A GIANNI MORANDI …
NON FECERO CANTARE “BELLA CIAO” AL FESTIVAL DI SANREMO Gianni Morandi festeggia 80 anni. Con lui c’è stato un periodo che ho avuto un rapporto quotidiano. Quando faceva un programma per la Rai e ci trovavamo tutti i giorni nello stesso ristorante. Progettammo anche un programma insieme ma non se ne fece nulla. Lo ebbi…