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La strage di teledrin e walkie-talkie in Libano innesca rischi di escalation, di Giampiero Gramaglia

Il culmine della tensione fra Israele e Hezbollah

“La strage di teledrin e walkie-talkie in Libano innesca rischi di escalation” intitola Gramaglia l’aggiornamento della situazione sui fronti bellici. Con le stragi del 17 e 18 settembre in Libano è stato raggiunto come recita l’occhiello “Il culmine della tensione fra Israele e Hezbollah”.  “La guerra elettronica rischia di incendiare la Regione medio-orientale”: Non è ancora chiaro che cosa abbia causato le esplosioni – osserva l’ex direttore dell’Ansa – Secondo il New York Times, che cita fonti dell’intelligence, l’esplosivo sarebbe stato posizionato vicino alla batteria di ogni dispositivo e attivato tramite un messaggino […] Gli esperti statunitensi parlano di un’operazione di sabotaggio senza precedenti per dimensioni e livello di sofisticazione”. 
Sull’altro fronte “In Ucraina possibili contraccolpi del tentato attentato a Trump” titola Gramaglia precisando: “Adesso, si attende il ‘festival diplomatico’ dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite: il presidente intende presentarvi un suo ‘piano di pace’, mentre continua a esercitare pressioni perché i Paesi Nato gli diano via libera all’utilizzo delle loro armi per colpire obiettivi militari sul territorio russi. 
Zelens’kyj, tuttavia, deve fare i conti con divisioni in merito nel campo europeo e con la freddezza d’una parte della politica negli Stati Uniti. Gli gioca contro anche il tentato attentato a Trump, perché la persona arrestata è un esaltato sostenitore della causa ucraina e potrebbe avere agito perché, invece, l’ex presidente e i repubblicani sono come minimo tiepidi sull’aiuto a Kiev”.

  1.  Scritto il 18 settembre 2024 e aggiornato il 19 settembre 2024 per The Watcher Post. Cf. https://www.giampierogramaglia.eu/2024/09/19/guerre-strage-teledrin-libano/. ↩︎

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