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L’Italia a bocca asciutta, di Salvatore Sechi

I viaggi di Giorgia: molti, e sempre per non colpire i padroni del vapore

Dura requisitoria di Salvatore Sechi che denuncia l’inutilità de “I viaggi di Giorgia: molti, e sempre per non colpire i padroni del vapore” in un editoriale “L’Italia a bocca asciutta”. “La terza potenza economica continentale, la seconda potenza manifatturiera dell’Europa, ha assistito inebetita alla soccombenza sia dell’opposizione di sinistra (grazie all’incontenibile incompetenza di Elly Schlein) sia, e direi soprattutto, di un governo di centro-destra vittorioso alle elezioni europee e a quelle amministrative nostrane. Unitissima nell’autodafé della propaganda (ma divisissimo fino alla rissa pressoché quotidiana scatenata da uno sfasciacarrozze come il ducetto leghista Matteo Salvini). 

Alla fine, per accreditare il salto in avanti nelle gerarchie europee e internazionali Meloni ha perso il commissario europeo all’Economia, e resta assai incerta la compensazione con quello all’Industria; l’abilissima Schlein è stata spossessata delle cariche più importanti che deteneva fin dalla precedente legislatura, cioè la presidenza della commissione Economia (appannaggio di Irene Tinagli), il Consiglio di vigilanza della Bce, il Single Resolution Board (SRB). A bocca asciutta per l’incarico di inviato per il Fronte Sud della Nato, per la guida della Bei, per la candidatura di Roma all’Expo, all’Amla (l’Autorità europea per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo).Dunque – aggiunge lo storico sardo – una débâcle e grandi schiaffoni, uno dopo l’altro, significano la condanna dell’Italia all’ininfluenza, ad un ruolo minoritario, da comparsa e non da protagonista. Di qui la domanda: invece di viaggiare tanto e purtroppo a vuoto, perché Giorgia Meloni non si sofferma a guardare ai drammi, alle sofferenze, alle ineguaglianze, alle perversioni che montano all’interno del paese? Orrori, devastazione, miseria, confusione e sopraffazione”.


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