NASCE LA PIATTAFORMA DI MONDO NUOVO

Viviamo cambiamenti epocali che producono trasformazioni profonde in ogni campo della vita umana e impongono la ricerca di nuove soluzioni, nuove forme e nuovi orizzonti per il fare dell’uomo.

I limiti delle ricette liberiste di trovare un equilibrio tra il vecchio capitalismo industriale e quello finanziario hanno determinato la rottura del 2008 che lungo quindici anni hanno portato le società occidentali a un susseguirsi di crisi. L’emersione di nuove grandi economie che si candidano ad assumere una “autonomia” rispetto alle logiche fin qui sviluppate a livello planetario indicano la necessità della costruzione di un mondo multipolare che è già nelle cose ma non nei trattati o nelle idee geopolitiche nei vari Stati.

L’impetuoso sviluppo tecnologico basato sulle logiche digitali che espandono le potenzialità delle capacità produttive della conoscenza, ha messo in discussione modi e forme della produzione dei beni e del lavoro. E per ultima Intelligenza Artificiale e robotica connessa stanno determinando una discontinuità senza precedenti che ancor prima di incidere nelle relazioni produttive ha creato disorientamento e paure nelle relazioni sociali.

Questo passaggio si sviluppa nel contesto della società italiana in cui appare sempre più drammatico e stringente il “limite dello sviluppo”: oltre dieci milioni di cittadini hanno una età tra i 65 e gli 85 anni, la natalità è da anni una emergenza, da due decenni diminuisce la produzione industriale, centinaia di migliaia di giovani laureati sono emigrati mentre l’aumento della popolazione mondiale erode sia la disponibilità delle materie prime, sia i vecchi equilibri eco-sistemici. Quindi non si può lasciare il mondo nella stessa logica di funzionamento che ha guidato l’umanità alla soglia di una rottura evolutiva del pianeta. Occorre una nuova analisi e la elaborazione di un nuovo pensiero che sia in grado di rendere compatibile il fare umano con le risorse disponibili sia dal punto di vista del rapporto eco-sistemico sia dal punto di vista sociale.

Questa fase, dal punto di vista del passaggio storico-politico, la possiamo definire come una “Transizione”. In una Transizione sono in gioco gli assetti dei poteri, le forme della produzione, le culture che abilitano le relazioni umane, le istituzioni e la forma delle leggi.

Purtroppo a fronte di ciò la classe dirigente che siede sui banchi del Parlamento mostra tutti i segni di un inguaribile provincialismo oltre ad un patologico distacco da una comunità di cittadini che, privi di una reale rappresentanza, sono sempre più lontani dalle istituzioni. La vasta platea di coloro che disertano le urne cresce costantemente fino ad essere la vera maggioranza del Paese. Ne profittano i “padroni” dei partiti politici per sostituire le regole della Costituzione con una costituzione materiale e leggi elettorali che impediscono ogni forma di vera partecipazione.

Una democrazia stanca, debole, una democrazia malata.

All’orizzonte non si intravede un novello Marx e quindi è necessario connettere ricerche, studi e personalità che si inscrivono all’interno di un solco di ricerca e offrire la possibilità di generare gli opportuni confronti che devono liberamente sviluppare ipotesi e idee per interpretare tali processi.

Il MONDO NUOVO PUNTO CLUB si è candidato come lo spazio che, in connessione con centri di ricerca come ETHOS, vuole favorire tale lavoro sviluppando anche seminari e festival aperti alle nuove generazioni, agli opinion leader, ai decisori ai vari livelli.

L’idea è quella della creazione di una “lnvisible Academy”, un gruppo di persone/ricercatori/scrittori che condividono l’impegno della ricerca e che indagano ipotesi “libere” che potranno dare vita ad un nuovo pensiero.

L’impegno dell’editore: uno spazio creativo

Cosa significa essere e fare l’editore oggi? Sono trascorsi molti anni, ma la risposta di Giangiacomo Feltrinelli è di straordinaria attualità: l’editore deve “affronta[re] il proprio lavoro sulla base di un assunto molto azzardato: che tutto, ma proprio tutto, deve cambiare, e cambierà”?

La crisi pandemica, la crisi energetica, la “guerra zarista” contro i valori della civiltà occidentale hanno impresso una accelerazione a processi che, come è accaduto più volte nella storia, accompagnano le fasi di ” transizione” e determinano l’impossibilità di un ritorno alla cosiddetta normalità del passato.

In questo scenario l’editore è una figura chiamata ad acquisire competenze sempre nuove e occhi capaci di cogliere le opportunità che porta con se l’innovazione digitale. Una figura quindi che non si occuperà solo di libri, ma dovrà essere in grado di rispondere con nuovi prodotti editoriali e nuovi formati per le diverse piattaforme di distribuzione.

Heraion Creative Space è uno spazio creativo dedicato alla comunicazione, dal cinema ai libri, all’informazione digitale: “abbiamo l’irripetibile opportunità di dare forma al futuro con una tecnologia che, arricchita dei nostri valori e guidata dalla nostra cultura, utilizzerà l’innovazione per raccontare l’uomo e i suoi sogni” ha scritto Fabrizia Cusani, l’editore di il mondo nuovo.club

Ilmondonuovo.club Tutto quello che fa cultura

La nostra premessa è una realtà non discutibile e sicura: parliamo dell’Italia repubblicana. Il Risorgimento, la monarchia e il fascismo sono consegnati alla storia. La Costituzione segna una nuova straordinaria frontiera, da lì è nata una nuova, inedita società, quella democratica, alimentata dall’incontro di grandi culture, quella cattolica, quella socialista, quella liberale. Nell’arco di circa mezzo secolo un piccolo paese agricolo, uscito distrutto da una guerra rovinosa, arreso senza condizioni ai vincitori, diventa la quinta potenza industriale avendo avuto la fortuna di una classe dirigente capace di collocare lo sviluppo del Paese in un favorevole contesto, la società occidentale. Alla fine del secolo XX tutto questo finisce, una inchiesta giudiziaria, come tante altre, mette in ginocchio l’intero sistema dei partiti, si scioglie l’IRI e si vendono i gioielli di famiglia, si parla di fine della prima repubblica. Come è potuto accadere? Quali e quanti errori sono stati commessi? Oppure è stato un inedito “colpo di Stato”?

La memoria serve per capire il presente, ma è utile anche a riflettere sulla strada da intraprendere per il prossimo futuro. Nell’arco di pochi anni lo stile di vita dei cittadini è profondamente cambiato: la rete nega la funzione del mediatore culturale, ognuno ha la sua verità, si diffonde la solitudine e la paura. Le tecnologie dettano le regole di una nuova economia: meglio investire sui dati che sulle merci. Ma dettano anche le regole per fare la guerra. Difronte alla forza delle grandi piattaforme digitali e all’intelligenza artificiale la politica

democratica è impotente, debole. Priva di idee non è in grado nemmeno di dettare norme adeguate ai tempi e ai modi delle nuove forme della produzione del valore, prevale un populismo superficiale e pressapochista. Le vecchie culture politiche novecentesche si sono dissolte. Nudi alla meta. Che fare?

Riavvolgiamo il filo della memoria, riflettiamo sul presente e pensiamo futuro. La strada è quella indicata da Edgar Morin: farci portatori di speranza.

Siamo ottimisti

È nato così due anni fa ilmondonuovo.club, per riflettere e approfondire la conoscenza.

Al suo via il progetto editoriale comprendeva – oltre alla magazine digitale ilmondonuovo.club – una rivista in edicola IL MONDO NUOVO, ambedue in formato long form. Oltre a una collana di quaderni, una produzione di podcast e video, una newsletter.

Tutto ciò per studiare le esperienze del passato, per analizzare i fenomeni dell’epoca presente e riflettere su quale futuro ci attende avendo la consapevolezza che nella società della comunicazione la questione prima è l’uomo ed il suo sapere. Per non essere travolti dai nuovi poteri e mantenere la rotta l’unico strumento di cui disponiamo è la conoscenza: tutto quello che fa cultura.

Ilmondonuovo.club mette a confronto culture diverse attraverso la collaborazione di giornalisti, docenti universitari, professionisti, imprenditori, valorizzandone le diverse esperienze e contribuendo in questo modo ad allargare l’area delle idee, della conoscenza e della partecipazione: uno spazio in cui si pratica il confronto, per evitare l’omologazione del pensiero, con l’ambizione di costruire cultura e non solo raccontarla.

Questo impegno ha dato i suoi primi significativi risultati. Questi sono i dati dell’anno che sta per finire:

pagine viste 1.128.122 (ad oggi sono pubblicati 2.097 articoli);

Interazioni dei visitatori (clicks) con i contenuti del sito 3.587.169

utenti 380.370

nuovi utenti 51.721

utenti che tornano 113.797

l’articolo più letto: https://www.ilmondonuovo.club/umberto-d-e-il-papa-di-vittorio-de-sica/

il secondo articolo più letto è:

il video più visto è questo (2.645 interazioni):

Il trend del tempo di attenzione che dedicano i lettori è in salita, N.B. abbiamo una media di 31.698 visitatori al mese.

Il successo dei long form journalism Credo si possa dire, senza tema di smentita. Una forma di comunicazione che vuole consentire pensiero e riflessione, l’esatto contrario dei contenuti del confronto politico, basti ascoltare i comizi del presidente del Consiglio, o della comunicazione dei talk show tutto spettacolo e chiacchiere in cui il conduttore non consente mai, qualsiasi sia l’interlocutore, di dare una risposta compiuta alla sua domanda. Comunque qualsiasi sia la domanda o la risposta il pubblico applaude. In questo contesto quello che conta è di puntare a narrative, scelta dei temi, argomentazioni, spunti di cronache, ragionamenti sui fatti, che “guardano” verso un orizzonte prescelto.

In questo ci aiuta l’accordo di collaborazione con Ethos, l’osservatorio di etica pubblica diretto dal prof. Sebastiano Maffettone.

L’Osservatorio svolge “attività di ricerca, consulenza e formazione nell’ambito di diversi settori dell’etica pubblica. I risvolti etico-politici di business, medicina, sostenibilità e intelligenza artificiale sono tra i settori in cui Ethos opera, coinvolgendo alcune delle personalità più influenti del panorama accademico nazionale e internazionale. Lo scopo principale è quello di esaminare grandi questioni della società contemporanea in una prospettiva etica”.

A ciò si aggiunge il contributo e la collaborazione di un comitato scientifico presieduto dal professor Maffettone a cui partecipano:

GIANNI ORSINA Professore ordinario di storia contemporanea presso l’Università LUISS. Direttore del dipartimento di Scienze Politiche

DOMENICO MELIDORO Ricercatore presso il Center for Ethics and Global Politics della LUISS

VALENTINA GENTILE Ricercatore presso Tenure Track dipartimento Scienze Politiche della Luiss

GIANFRANCO PELLEGRINO Professore associato presso l’Università LUISS dipartimento Scienze Politiche

INGRID SALVATORE Professore Associato presso l’Università di Salerno dipartimento di Filosofia politica e Etica ed economia

MASSIMO ADINOLFI Professore Ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

GORGIO FIORENTINI Professore di Management delle imprese sociali all’Università Bocconi

STEFANO ARMENIA Ricercatore in Comportamento Organizzativo, Modellazione e Simulazione di Sistemi Complessi, Systems Thinking e System Dynamics presso l’Università Telematica degli Studi IUL

E ancora i contributi che vengono da “Democrazia Futura”, la rivista trimestrale diretta da Bruno Somalvico o dalla “Fondazione San Camillo Forlanini” presieduta dal professor Eugenio Santoro. Ci sta che rimanga in produzione ciò che oggi alimenta lo scaffale “Fare Memoria” inventato da Mario Pacelli, oltre a ciò che alimenta racconti di esperienza, dal cibo, alla salute, ai viaggi. Così come non esprimere la nostra gratitudine a Mariano Equizzi per la professionalità che ha messo a disposizione per la realizzazione del progetto o a Diego Castagno con cui “siamo andati sulla luna in bicicletta” (ndr).

Tenendo sotto controllo la tendenza di spiegare troppo cosa non va e cosa fare per cambiare le cose: è la natura della nostra antica cultura del “riformismo” alla quale siamo affezionati.

E allora proviamo a cambiare, a innovare.

Abbiamo immaginato forme nuove di alleanze per mescolare generi e contenuti. È un impegno nuovo e complesso che inauguriamo alla vigilia del 2025.

Un nuovo progetto che offriamo – con i nostri 30.000 utenti-mese – ad associazioni e imprese che con noi condividono valori e obiettivi.

Nasce così la PIATTAFORMA DI MONDO NUOVO.

Post scriptum: auguri ai lettori e ai nostri collaboratori per un anno nuovo liscio come l’olio.


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