NON UNA DI MENO

In piazza contro la violenza sulle donne

In queste giornate di fine novembre,

a scendere in piazza nelle principali città italiane sono donne e uomini, entrambi uniti da un profondo sentimento di vicinanza alle vittime di femminicidio. A ciò si aggiunge l’indignazione e la rabbia, poiché la violenza di genere è una costante e intollerabile piaga della nostra società.

A far da sfondo alla violenza sulle donne è la cultura patriarcale che privilegia l’uomo a discapito della donna: egli, infatti, ricopre ancora un ruolo di potere (fisico, psicologico, sociale, economico) superiore a quello femminile.

La tragica notizia dell’omicidio di Giulia Cecchettin, avvenuta per mano di Filippo Turetta, suo ex fidanzato, ha suscitano sul territorio italiano e sui social network un’ondata di collera: basta giustificare gli stupratori, basta legittimare le aggressioni, basta femminicidi.

In ricordo di Giulia e delle tante vittime di violenza, a guidare le manifestazioni in Italia è Non una di meno, movimento femminista e transfemminista che dal 2016 ha a cuore la lotta contro la violenza di genere. Da nord a sud si avverte così l’esigenza di intonare lo slogan femminista: “Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce”.

Lungo le strade, colme di manifestanti, diversi cartelli inoltre recitano: “L’uomo che uccide non è malato, ma figlio sano del patriarcato”. Una frase, questa, che Elena Cecchettin, sorella di Giulia, ha ribadito davanti alle telecamere dei telegiornali italiani. Il messaggio è chiaro e preciso: la mano che generalmente commette un omicidio nei confronti di una donna non appartiene a un mostro, ossia a una persona particolarmente aggressiva e fuori dai canoni sociali, bensì appartiene a un uomo socialmente educato al possesso e alla prevaricazione sulla donna. Il “figlio sano del patriarcato” è colui che ha introiettato il sistema patriarcale tanto da non sentirsi in errore nel fare catcalling, nel limitare la libertà della donna o nel manifestare atteggiamenti di dominio.

Data la natura sistemica di questi fenomeni, occorre una presa di posizione collettiva. Donne e uomini devono lavorare assieme per promuovere cambiamenti socioculturali, per combattere ogni forma di violenza, per introdurre programmi di educazione sessuale e affettiva nelle scuole.

È necessario quindi un forte intervento della politica, dove con politica non si intende solo l’istituzione responsabile di governare un Paese, ma anche la voce di cittadine e cittadini che si esprimono pubblicamente. In questo buio novembre scendere in piazza è più che mai un atto politico e rivoluzionario: “Per Giulia, vi chiedo, non fate un minuto di silenzio, bruciate tutto”, dichiara Elena Cecchettin. Con questo monito e con il verso della poesia1 di Cristina Torres Cáceres – Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto. / Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima – la notte del 22 novembre, al termine della manifestazione di Non una di meno, si è acceso un falò in piazza Maggiore, Bologna.

(foto di Gaia Bertotti)


SEGNALIAMO

  • LO STUPRO DI PIACENZA

    Un giovane uomo, probabilmente sbarcato da uno dei barconi che solcano il Mediterraneo, improvvisati taxi a caro costo, ha stuprato una donna per strada a Piacenza.

    LEGGI TUTTO


  • FEMMINICIDIO, SE QUESTO E’ UN UOMO

    LEGGI TUTTO


  • EMANUELA ORLANDI

    EMANUELA ORLANDI

    Il messaggio all”‘Ansa” contiene numerosi elementi di verità su Emanuela (sei nei sulla schiena, crisi di repulsione per il latte nel 1974, crisi nervosa a 13 anni, bionda da bambina) che danno al messaggio stesso un significato del tutto particolare: chi poteva essere al corrente di que, particolari? È stata la ragazza o altri a…

    LEGGI TUTTO


  • LA SCUOLA GRIDA AL PAESE SVEGLIATI!

    LA SCUOLA GRIDA AL PAESE SVEGLIATI!

    In un Paese normale i dati di realtà dovrebbero essere immediatamente presi sul serio, analizzati e discussi, e diventare da subito la base per una strategia di soluzioni efficaci programmate. Non mi pare che ci siano queste avvisaglie.

    LEGGI TUTTO


  • IL GOVERNO CI HA MESSO LA FACCIA…MA ERA MEGLIO LA TESTA

    IL GOVERNO CI HA MESSO LA FACCIA…MA ERA MEGLIO LA TESTA

    Si parla di Daspo urbano (divieto d’accesso a particolari aree della città), di divieto dell’uso di cellulari, d’introduzione di cauzione cautelare e pericolo di fuga per i quattordicenni, di perdita di potestà genitoriale, della possibilità di trasferire minorenni dalle strutture per i minori alle carceri (tanto lo spazio c’è, il personale anche e l’offerta rieducativa…

    LEGGI TUTTO


  • METTERCI LA FACCIA

    METTERCI LA FACCIA

    L’opposizione risponde che il proibizionismo non funziona mai e che questi fenomeni si affrontano con una efficace prevenzione.

    LEGGI TUTTO


  • IL MANICHEISMO NELLA NARRAZIONE DEGLI EVENTI STORICI

    IL MANICHEISMO NELLA NARRAZIONE DEGLI EVENTI STORICI

    Dalle bombe atomiche sulle città giapponesi, ai bombardamenti inglesi con il napalm su città tedesche, a guerra praticamente finita. Per tutte, i duecentomila morti in una notte di Dresda. O le inutili, immani distruzioni dei monumenti unici della storia dell’uomo, come l’abbazia di Monte Cassino.

    LEGGI TUTTO


  • ISRAELE, LA SPERANZA È UN RISCHIO DA CORRERE

    ISRAELE, LA SPERANZA È UN RISCHIO DA CORRERE

    Gli Stati Uniti capirono, a danno fatto, che non si promuovono rivoluzioni sociali se le buone motivazioni dei ceti medi locali non sono accompagnate da organizzazioni sociali e politiche capaci di esprimere gruppi dirigenti in grado di governare. L’espulsione del Qatar dal Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg), intesa da Doha come tentativo di rendere…

    LEGGI TUTTO


  • NOI E IL MOSTRO

    NOI E IL MOSTRO

    L’utilizzazione sessuale di altri esseri umani non in condizione di negare il consenso è un crimine contro l’umanità e contro la società. Contro tutti noi, insomma.

    LEGGI TUTTO


  • SIENA, CODICE ROSA

    REDAZIONE POLIS Il fenomeno della violenza contro le donne ed i minori ha assunto ormai i connotati di una vera e propria questione sociale “strutturale”. Riguarda trasversalmente classi, famiglie e generazioni, in Italia come in tutto il mondo, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel corso degli anni si è impegnata in un monitoraggio costante delle…

    LEGGI TUTTO



NUOVE USCITE HERAION

IN LIBRERIA

E-BOOKS


TAGS DEL MAGAZINE

alimentazione (31) ambiente (34) arte (69) cinema (51) civismo (53) comunismo (27) cultura (407) democrazia (44) economia (122) elezioni (71) europa (87) fascismo (36) filosofia (37) formazione (36) giorgia meloni (28) giovani (34) guerra (113) intelligenza artificiale (39) israele (29) italia (65) lavoro (44) letteratura (58) mario pacelli (32) media (75) medio oriente (29) memoria (31) milano (25) musica (137) napoli (25) politica (520) potere (262) rai (26) religione (30) roma (25) russia (30) salute (74) scienza (25) scuola (36) seconda guerra mondiale (59) sinistra (30) società (528) stefano rolando (32) storia (59) teatro (38) tecnologia (29) televisione (49) tradizione (33) trump (26) ucraina (41) violenza (27)



ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI