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Quale futuro politico per l’Unione europea dopo il voto, di Bruno Somalvico

Il complesso quadro dei gruppi politici in seno al Parlamento europeo

In un breve commento Bruno Somalvico, direttore editoriale di Democrazia futura analizza “Quale futuro politico per l’Unione europea dopo il voto”. Nonostante la crescita dell’estrema destra e l’indebolimento dei governi dei due Paesi guida dell’Unione, il quadro politico europeo rimane sostanzialmente stabile. Per ora dopo popolari e socialisti, i liberali rimangono la terza forza ma potrebbero essere superati dai conservatori e riformisti  qualora i 30 eletti eletti del Rassemblement National di Marine Le Pen lasciassero gli xenofobi nazionlisti di Identità e Democrazia per raggiungere  questo gruppo presieduto da Giorgia Meloni. Rimane “La probabile riconferma della maggioranza politica tra popolari socialisti e liberali” e diverse sono “Le ipoteche del voto che pesano sul rilancio delle riforme”. Sono la nascita di una sorta di Partito della Nazione europea in contendenza con le scelte attuali delle destre, potrebbe riavviare l’ipotesi di una legislatura costituente per l’Europa, che rimane un’ipotesi molto poco probabile.


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