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Sulla caduta di Assad Trump è il più cauto di tutti (e, stavolta, forse fa bene lui)

I riflessi ucraini della fine del regime in Siria

All’indomani dall’uscita di scena del dittatore siriano riparatosi a Mosca. Giampiero Gramaglia osserva come “Sulla caduta di Assad, Trump è il più cauto di tutti (e, stavolta, forse fa bene lui)”. L’ex direttore dell’Ansa evidenzia da un lato gli “Gli interrogativi sulle dinamiche di quanto avvenuto e sul futuro della Siria”: “dietro gli auspici di una transizione pacifica e gli appelli alla stabilità regionale, che vengono dai vicini più influenti e dai Paesi occidentali, c’è la realtà di un’opposizione ad Assad divisa e frantumata per ideologia, per credo, per etnia; e ci sono interrogativi su giochi e interessi d’Israele e Turchia, oltre che di Iran e Iraq e sul ruolo e sul destino dei curdi, che combattono e vincono ovunque, contro Saddam Hussein, contro l’Isis e contro Assad, ma a conti fatti perdono sempre”. Dall’altro ricorda come “Trump [sia stato] l’attrazione del fine settimana parigino” esaminando come recita l’occhiello i “riflessi ucraini della fine del regime in Siria” anche dopo l’incontro a tre del 7 dicembre del presidente eletto con Volodymyr Zelens’kyj propiziato dal presidente francese Macron all’Eliseo “che rientra nel quadro dei tentativi europei di convincere il presidente eletto a mantenere il sostegno all’Ucraina di fronte all’invasione russa”.

  1.  Scritto per GpNews, 9 dicembre 2024. Cfr. https://www.giampierogramaglia.eu/2024/12/09/siria-caduta-assad-trump-piu-cauto-di-tutti-e-stavolta-forse-fa-bene-lui-riflessi-ucraini/. ↩︎

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