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Tutti al tavolo della diplomazia, tranne i belligeranti, di Giampiero Gramaglia

“Tutti al tavolo della diplomazia, tranne i belligeranti”. così Giampiero Gramaglia intitola il suo aggiornamento settimanale sull’evoluzione dei conflitti in Medio Oriente e in Ucraina. Sul primo fronte – scrive l’ex direttore dell’Ansa – “[…] mentre il negoziato per una tregua, duratura o definitiva, può davvero essere alle battute finali, una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, votata all’unanimità – astenuta la Russia – chiede un cessate-il-fuoco permanente e il rilascio di tutti gli ostaggi. Dovesse restare lettera morta, non sarebbe certo la prima ignorata di questa guerra e di 80 anni di conflitti arabo – israeliani […¶ Sul fronte ucraino, la situazione è più statica. L’offensiva russa, di terra e di aria, verso Kharkiv pare scemare d’intensità, non è chiaro se per effetto delle nuove regole d’ingaggio delle armi occidentali nelle mani di Kiev o per disegni tattici di Mosca. L’appuntamento di pace in Svizzera – conclude Gramaglia – è paradossale, senza l’aggressore; ma può servire a misurare il grado di coesione dell’Occidente nel sostegno all’Ucraina, dopo le elezioni europee che hanno visto in molti Paesi l’affermazione, o almeno l’avanzata, di forze politiche filo-russe”.1

  1.  Scritto per The Watcher Post, 12 giugno 2024. Cf. https://www.giampierogramaglia.eu/2024/06/13/guerre-punto-tutti-diplomazia/. ↩︎

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