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Un bivio oppure una grande sceneggiatura?, di Riccardo Cristiano

Iran al ballottaggio per il dopo Raisi

Riccardo Cristiano analizza l’esito del primo turno delle elezioni presidenziali chiedendosi se un “Iran al ballottaggio per il dopo Raisi” costituisce come recita il titolo “Un bivio oppure una grande sceneggiatura? “Anche questa volta è andata così: seggi vuoti, ma 40 per cento alle urne. È il primo dato che rende l’idea dell’esercizio democratico o quello della sceneggiatura messa in opera dagli uomini di Khamenei? – si chiede l’ex corrispondente della Rai esperto di questioni mediorientali, aggiungendo – Ipotesi, entrambe plausibili. Si votava, venerdì 28 giugno al primo turno per il nuovo Presidente, dopo la misteriosa scomparsa mai indagata del Presidente Ibrahim Rasi. E l’esito è geniale – aggiunge Cristiano –  soprattutto se si volesse pensare a una sceneggiatura scritta per rafforzare la curiosa idea democratica dentro il regime khomeinista.

Infatti si andrà al ballottaggio. E tra chi? Ma come, è scontato: tra il falco e la colomba. È in testa la colomba, ma se si sommano i voti del falco arrivato terzo a quelli del falco arrivato secondo, come appare logico in vista del ballottaggio imminente, la colomba diviene soccombente. Ci sono tutti gli ingredienti per parlare di bipolarismo khomeinista, di esercizio democratico, di sfida all’ultimo voto. “Venite alle urne, scegliere chi vince tra opzioni contrapposte”. È il trionfo della democrazia khomeinista che offre all’elettorato la scelta tra le sue opzioni in contrasto. Una grande regia, se la lettura della sceneggiatura fosse fondata”. 


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