UNA SCELTA DI CAMPO, UNA STORIA DI INCLUSIONE SOCIALE

Associazione sportiva dilettantistica AS LIBERI NANTES.

“Torquet agens circum et rapidus vorat aequore vertex. Apparent RARI NANTES in gurgite vasto, arma virunt tabulaeque et TROIA gaza per undas.” (Virgilio-ENEIDE-Libro I, 118)

La Storia: Il diritto e la libertà di immaginare, scegliere e costruire un futuro migliore: tutto comincia da qui.

Corre l’anno 2007 e a Roma, un gruppo di amici sensibili alle tematiche sociali legate all’immigrazione e appassionate di calcio, decide, quasi per gioco, di dare vita ad una squadra di calcio composta da ragazzi rifugiati e richiedenti asilo politico, ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951, che riconosce questo diritto all’accoglienza per tutti coloro che temendo a ragione di essere perseguitati per motivi di razza, religione, nazionalità, genere, orientamento sessuale, appartenendo ad un determinato gruppo sociale o per le proprie opinioni politiche, non può o non vuole rimanere o tornare nel proprio Paese di cui è cittadino per i timori suddetti.

L’iniziativa è accolta con entusiasmo dai centri di accoglienza di Roma e provincia e dagli addetti ai lavori, delle attività di sostegno, delle politiche di integrazione sociale delle istituzioni preposte: Comune, Regione, mondo laico religioso, Caritas, Comunità di Sant’Egidio, Associazioni laiche e benefiche, organismi sportivi, FIGC CONI, ai quali viene proposto di dar vita alla squadra dei LIBERI NANTES. 

Con ben undici nazionalità tutte provenienti dal continente africano, i principi sui quali cresce questa esperienza, che diviene poi un progetto di inclusione sociale, coniugano i diritti delle persone alla libertà e alla non discriminazione, con l’idea che lo sport, l’attività fisica siano, in qualche modo, un forte motore per l’inclusione e la conoscenza tra le persone.

L’accettazione reciproca, sostenuta anche da accordi internazionali come per esempio la carta internazionale dell’UNESCO per l’attività fisica e  lo sport, basandosi sempre sull’idea che ogni essere umano, ha il diritto fondamentale alla pratica sportiva e ad ogni attività connessa, senza discriminazioni sulla base di origine etnica, di genere, di orientamento sessuale, di lingua, di religione, di opinione politica e di stato economico. Siamo nel 2010 e l’associazione LIBERI NANTES prende in gestione il XXV Aprile, un campo sportivo sorto per iniziativa popolare negli anni ’60, nel cuore di Pietralata nella periferia di Roma e che per lunghi anni è stato uno dei maggiori punti di riferimento sociale e sportivo per la comunità di quartiere. In questo luogo in cui si pratica l’attività sportiva e calcistica, si svolgono le feste di quartiere, si organizzano concerti e attività culturali, è stata anche la sede dell’ALBAROSSA, la squadra simbolo di questa periferia, che ne cura la gestione fino agli anni ’90.

Nel 2010 il campo è in uno stato di semiabbandono, nessuna attività sportiva o culturale si svolge più su base regolare e molte delle strutture esistenti sono in condizioni di fatiscenza e incuria. Le attività di recupero del campo XXV Aprile sono tutt’ora in corso, con un progetto di rigenerazione urbana che a partire dalla ristrutturazione degli spazii del campo, con una funzione d’uso adattata alla nuova visione, mira ad un forte impatto rigenerativo e valoriale sul quartiere e sulla città. Vediamo ora che cosa fa , nello specifico, l’associazione ASD LIBERI NANTES: abbiamo scritto che una associazione senza scopo di lucro, indipendente, laica, apolitica, che promuove la diffusione dell’ sport come strumento importante delle pratiche di inclusione sociale. 

Oltre che squadra LIBERI NANTES è una comunità aperta , dove si coltiva libertà , rispetto e accoglienza e che pone la pratica sportiva come dimensione universale di crescita umana e come strumento di incontro e sviluppo reciproco. Accanto alle attività sportive che vede l’associazione con la propria squadra partecipare, ormai da tredici anni ai campionati federali dilettantistici della provincia di Roma, organizza una scuola di italiano per stranieri che da sempre è parte integrante della offerta ludico-formativa.

Tra l’altro, un interessante progetto europeo denominato PAIDEIA, vede coinvolta l’associazione in una sperimentazione dell’apprendimento della lingua italiana attraverso il calcio, con una metodologia implementata dall’università Ca Foscari di Venezia con la quale l’associazione è in contatto. L’attività sociale si pone anche in azioni di sostegno alle famiglie svantaggiate del quartiere attraverso l’istituzione di un doposcuola sportivo completamente gratuito coinvolgendo bambine e bambini da 6 a 12 anni, in attività ludiche e sportive e anche doposcuola per compiti e ripetizioni.

Tanti sono gli impegni assolti da LIBERI NANTES per esempio nel periodo di emergenza COVID19 , dove attraverso i  suoi volontari ed un progetto chiamato LINFA ha promosso , con il contributo di alcune compagnie telefoniche , una azione spontanea di solidarietà digitale al fine di attivare connessioni a banda larga, gratuita per alcuni centri di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo.

Inoltre, sempre nella logica della libertà di accesso allo sport per ogni essere umano, l’associazione ha proposto il DOMICILIO SPORTIVO  in collaborazione con UNHCR, ASGI , UISP, FIGC e Lega Dilettanti che lo hanno accolto ed ha permesso alla squadra LIBERI NANTES, ma anche ad altre esperienze simili, nei vari territori di residenza di essere iscritti e di partecipare d tornei federali ufficiali.

Una bella esperienza ed una azione pratica di inclusione sociale che speriamo apra per questi giovani immigrati un futuro di speranza e di realizzazione.

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