UN’ALTRA SPORCA GUERRA !

Pensieri della Domenica.

Non bastava il Donbass , ne’ la Libia, né il Sudan e il sud Sudan, né il Mali, né il Nagorno Karabakh, né le tragedie precedenti: le guerre del Golfo, l’Afganistan, Bin Laden, l’ISIS, la Siria, il Tigrai, la Somalia , il Kurdistan, ecc…

Ora c’è la striscia di Gaza!

La turbolenza politica israeliana con infinite elezioni negli ultimi anni e alla fine con il ritorno al potere di Netanyahu che invece di consolidare la pace interna ha trovato il modo di sollevare la stessa piazza che lo aveva rieletto, ha portato gli strateghi del revanscismo e del terrorismo palestinese a credere che fosse giunto il momento di menare il colpo finale.

La sortita di Hamas in territorio israeliano ha colto tutti di sorpresa ed ha raggiunto inimmaginabili obiettivi militari: distruzione di due kibbutz e di molteplici villaggi, centinaia di morti civili, la cattura di prigionieri da trasformare in ostaggi, la dimostrazione che il Mossad non è più il Mossad travolto anch’esso dalla crisi politica israeliana.

Tuttavia questa violenta e sanguinaria iniziativa di Hamas non ha raggiunto al momento lo scopo politico che era necessario, poichè il mondo arabo, quello che conta, è rimasto in silenzio. I Governi dei grandi Paesi del Medio Oriente scita e sunnita si sono sfilati, negando ogni tipo di partecipazione. La sola solidarietà visibile è venuta dagli Hezbollah libanesi sempre pronti quando si tratta di antisemitismo, ma sostanzialmente inefficaci, e da un ceceno folle che a Parigi ha assassinato in strada un insegnante di fronte alla sua scuola e ferito altri passanti al grido di Allah o akbar, ossia Dio è grande., ovviamente il suo Dio sterminatore ! Troppo poco davvero.

Il militarismo ebraico e lo spirito di vendetta sono rimasti bloccati, per così dire sul bagnasciuga, per la presenza degli ostaggi a Gaza, ma il destino della Striscia sembra segnato: distruzione totale e annessione, come con la guerra del Kippur. Solo così Netanyahu e il suo Governo potranno forse salvarsi.

La nuova guerra Israelo-palestinese, dopo cinquant’anni di pace guerreggiata e punteggiata da attentati di portata locale,può aver trovato una sponda interna nel caos politico israeliano? E la pessima figura del Mossad è veramente e spontaneamente tale o corrisponde a nascoste solidarietà antigovernative? Dunque fuoco amico? Perché no? Ma l’invasione dei terroristi, da che poteva o forse doveva essere una semplice provocazione come da abitudine, è invece diventata un vero catastrofico atto di guerra. Vatti a fidare degli arabi! Ed allora per coprire il malfatto scatta il Governo di unita’ nazionale.

Come si dice a Roma: “a pensar male si fa peccato, ma talvolta ci si indovina.”


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