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Visegrad non sfugge alla regola: in 3 Paesi su 4 chi governa perde, di Giampiero Gramaglia

Proseguendo l’analisi del voto europeo, dopo aver esaminato i terremoto in Francia e in Germania in un primo articolo “I Grandi Paesi saltano a destra, l’Europa tiene la barra al centro”, Gramaglia analizza il voto nei Paesi dell’ex Gruppo di Visegrad osservando come in tre casi su quattro, ovvero in Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria “Visegrad non sfugge alla regola: ‘chi governa perde’”. “I partiti di governo escono malconci, l’opposizione alza il gran pavese – osserva l’ex direttore dell’Ansa –  L’eccezione, in questo quadro, è la Polonia, dove la coalizione di Donald Tusk, meno di otto mesi dopo le politiche, rivince, accrescendo il peso dei popolari nell’Assemblea di Strasburgo e togliendo seggi al gruppo dei conservatori”. Dopo aver riassunto i risultati del voto nei quattro Paesi, riprendendo quanto riportato dal Financial Times e ripreso nella stessa Ungheria che si appresta ad assumere il semestre di Presidenza dell’Unione europea, Gramaglia riferisce della “possibile esclusione di Ungheria e Slovacchia dal gruppo dei Nove di Bucarest” (il cosiddetto B9), fondato nel 2015 dai “Paesi della Nato e dell’Unione europea dell’Europa centro-orientale” per coordinare “il loro approccio alle politiche di sicurezza, in particolare per quanto riguarda la difesa dei confini orientali” dopo che recentemente, ovvero “L’11 giugno 2024, Orban ha disertato il Vertice del B9 a Riga, rifiutandosi di sottoscrivere una bozza di dichiarazione congiunta” di riaffermazione congiunta del sostegno all’Ucraina.

  1.  Scritto per il sesto numero del 2024 del mensile dello IAI AffarInternazionali.it, 17 giugno 2024. https://www.giampierogramaglia.eu/2024/06/17/visegrad-non-sfugge-a-regola/. ↩︎

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